Tensioni tra manifestanti e polizia sabato scorso (15 gennaio) a Torino davanti all’area ex Westinghouse dove dovrebbe sorgere un nuovo centro commerciale Esselunga. La manifestazione, organizzata per le 14:30, era promossa dai centri sociali Gabrio, Askatasuna e il Collettivo Universitario Autonomo, per denunciare “le speculazioni della città di Torino”.
I manifestanti accusano il Comune di avere preferito cedere l’area in questione a Esselunga a scapito di “spazi per la socialità e lo studio. In zona San Paolo ci sono decine di supermercati, una sola aula studio e nessuna biblioteca”. Intanto si è costituito il gruppo “Esse Non” che ha proprio l’obiettivo di fermare i lavori per la realizzazione del supermercato.
“Il progetto Esselunga metterà in crisi un intero circuito di piccoli commercianti: si stima infatti che la costruzione di un ipermercato determini la chiusura di circa 60 piccole attività commerciali di vicinato”, hanno avvisato i manifestanti.