Aziende

04 giugno 2024

Ri.Nova, Stefano Lazzarini confermato presidente

33

È positivo il bilancio 2023 di Ri.Nova, cooperativa dedicata alla innovazione in agricoltura, nata dalla fusione del Centro ricerche produzioni vegetali (Crpv) e di Alimos. L’ente di ricerca chiude infatti con un utile di esercizio pari a 64.488 euro. Questo risultato ha portato il patrimonio netto a superare i 2,7 milioni, mentre il valore della produzione è stato complessivamente di 4.567.842 euro, ovvero un milione e mezzo in più del 2022.

Oltre all’approvazione del bilancio avvenuto lo scorso 29 maggio, venerdì 31 sono state rinnovate le cariche del consiglio di amministrazione che ha visto Stefano Lazzarini confermato nella carica di presidente, mentre vicepresidente è stato nominato il neoconsigliere Ilenio Bastoni, del direttivo di Terremerse. Entrano come consiglieri anche Riccardo Rocchi, Guido Cavina, Marco Borgatti. Riconfemati inoltre Luigi Bianchi, Claudio Biondi, Giovanni Campagna, Fabio Deidda, Giuliano Donati, Francesco Gambi, Alberto Grassi, Massimiliano Laghi, Realdo Mastini e Davide Vernocchi.

“Al buon andamento del 2023 e alle prospettive favorevoli previste per il 2024 e il 2025  – dichiara  Stefano Lazzarini  – hanno contribuito il rafforzamento di una capacità progettuale che, anche tramite linee di finanziamento pubbliche e bandi, va a rapportarsi in maniera sempre più stretta con le esigenze del sistema produttivo, che si trova a dover fronteggiare problemi enormi, stretti tra cambiamenti climatici, diffusione e recrudescenza di nuove e vecchie avversità, con sempre meno agrofarmaci a disposizione, conseguenza di direttive comunitarie molto restrittive, per assecondare le quali la ricerca non è ancora riuscita a mettere a punto valide strategie alternative”.

Il 2023, un anno impegnativo

Allo stesso tempo il 2023 è stato un anno particolarmente impegnativo per Ri.Nova. L’alluvione di maggio che ha colpito il territorio emiliano-romagnolo ha causato ingenti danni alle colture e ai terreni. Dalla ricognizione della Regione in merito ai danni causati dagli eventi alluvionali, emerge il coinvolgimento di 21 mila aziende agricole, il 49% dell’intera regione, colpendo soprattutto vite, pesche e nettarine, albicocche, kiwi e pero.

Gli esperti dell’ente di ricerca si sono attivati per fronteggiare l’emergenza. Spiega Lazzarini: “È stato composto il gruppo di lavoro “Emergenza terreni alluvionati” formato da agricoltori e tecnici della base sociale di Ri.Nova, ricercatori esperti su tematiche agronomiche, fisiologiche e del suolo, nonché funzionari regionali che durante l’estate 2023 hanno eseguito sopralluoghi e incontri tecnici in campo nelle aree più interessate, differenti sia per tipo di sedimenti depositati, che per l’altezza e durata della sommersione. Il gruppo di lavoro ha consentito così di favorire il confronto collegiale in merito allo stato attuale del suolo e delle piante, oltre che agli interventi necessari a ripristinare e rigenerare i suoli alluvionati nell’ambito dei diversi settori produttivicolpiti: frutticolo, vitivinicolo, orticolo e grandi colture”.

Dagli incontri in campo, che proseguono tuttora, sono scaturite delle sintesi tecniche delle considerazioni emerse dal gruppo di lavoro, sottolineando come il danno non sia circoscrivibile esclusivamente all’annata agraria 2023, e che la situazione di attenzione si deve estendere alle tecniche straordinarie che le aziende sono e saranno tenute a sostenere per i prossimi anni, al fine di ripristinare e rigenerare le funzionalità chimico fisiche e biologiche dei suoli colpiti dall’alluvione. Proprio per questo, nei prossimi mesi continueranno i monitoraggi e sopralluoghi in campo volti a verificare nel tempo lo stato di salute delle colture e del suolo ad ormai un anno dall’alluvione.

I progetti

Sono in totale 89 i progetti gestiti dall’ente nel corso del 2023. Suddivisi in quattro filiere e tre aree di intervento, si è avuta una maggiore concentrazione in termini numerici in ambito frutticolo (39) e produzione integrata e biologica (19). Da segnalare l’incremento dei progetti attivi sul tema dell’agricoltura di precisione (12).

A riguardo rileva Alvaro Crociani, direttore di Ri.Nova: “Per andare incontro ai nuovi bisogni è necessario mettere in atto delle azioni di sistema in grado di orientare il mercato e le politiche di intervento verso azioni di valorizzazione degli sforzi compiuti dalle aziende agricole, comunicazione verso il consumatore del valore, anche ambientale, delle produzioni agricole sostenibili. Dall’altro lato, per ridurre gli impatti sono necessarie ricerche finalizzate e azioni di trasferimento verso le imprese agricole sui temi: tea, agricoltura di precisione, carbon farming, affinamento delle tecniche per la riduzione degli input e prevenzione delle emergenze climatiche”.

Crociani sottolinea inoltre come “soprattutto sui temi agronomici, legati al suolo, al suo stato di salute ed alla capacità di sequestrare CO 2 in relazione alle diverse tecniche applicate, sarà necessario sviluppare percorsi di formazione finalizzati e specializzati, per tecnici e agricoltori, così com’è avvenuto nella nostra regione negli anni 80 sul tema della difesa fitosanitaria. Tali percorsi, molto strutturati e di sistema, hanno portato alla formazione e specializzazione di una generazione di tecnici, che hanno accompagnato il passaggio dalla cosiddetta ‘lotta a calendario’, alla moderna produzione integrata che conosciamo oggi e che ha rappresentato un elemento distintivo e qualificante per le produzioni dell’Emilia-Romagna. Sul fronte operativo – prosegue il direttore – anche il 2023 è stato un anno molto ricco di attività per Ri.Nova, dove nell’azione di trasferimento dei risultati delle ricerche, sono state realizzate numerose iniziative di comunicazione: 41 gli articoli tecnici su riviste specializzate di settore, 86 iniziative di comunicazione tecnica diretta (convegni, seminari, visite…) realizzati sia in presenza che da remoto, a cui hanno presenziato circa 2.223 persone. Sono stati inoltre realizzati 19 audiovisivi. Vale la pena citare che il portale Ri.Nova ha registrato, nell’intero anno, 5.291 utenti che hanno interagito nel sito con 8.316 sessioni di lavoro e fatto registrare complessivamente 23.273 visualizzazioni. Sempre nell’ambito della comunicazione – prosegue il direttore – crediamo molto nei nuovi mezzi come podcast e reel, che stiamo sfruttando per avvicinarci ulteriormente non solo ad agricoltori e tecnici, ma anche ad un pubblico più ampio incrementando di pari passo anche la nostra attività sui social. Ci stiamo inoltre dedicando alla realizzazione di webinar, uno strumento efficace per trasmettere le conoscenze degli esperti interpellati”.

Infine, le attività afferenti all’area “comunicazione educativa” sviluppate nel corso dell’esercizio 2023 sono state numerose e diversificate, alcune delle quali afferenti a tematiche di lungo corso sui temi educativi, altre ricollegabili all’impegno che ha visto coinvolta la struttura in questi ultimi anni, nel voler favorire l’integrazione tra le attività di Ricerca e quelle Educative, questo a dimostrazione del completamento del processo di interazione di Crpv e Alimos in Ri.Nova.

Fonte: Ri.Nova

Potrebbe interessarti anche