23 giugno 2022

Riparte su più fronti la campagna Made in Nature

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L’agricoltura biologica europea è in costante crescita: cresce il fatturato (37,4 miliardi di euro, +18% rispetto al 2018) crescono i terreni coltivati (+18,3 milioni di ettari), le aziende e il numero di lavoratori ma soprattutto cresce la fiducia e la spesa pro – capite da parte dei consumatori europei. Complice di questa onda positiva anche Made in Nature, il progetto di Cso Italy, finanziato dall’Unione europea per promuovere i consumi e la conoscenza dei prodotti biologici in Italia, Francia, Germania e nella new entry Danimarca. L'investimento previsto è di 2,2 milioni di euro per 3 anni di attività.

Made in Nature vede inoltre il contributo di aziende leader del mercato italiano: Apofruit Italia, Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia e Orogel.

Questo progetto riparte forte dopo tre anni di attività, con una nuova campagna, un nuovo visual, nuovi percorsi di comunicazione, podcast e progetti BtoB e BtoC. Duplice l’obiettivo prefissato: rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento del regime di qualità della UE per la produzione biologica e aumentare la competitività e il consumo di prodotti bio provenienti dall’Unione.

Tracciabilità, sostenibilità, biodiversità e qualità. Questi sono i principi da cui parte la nuova creatività di campagna, un percorso che avrà lo scopo di abbattere le barriere di quei consumatori che ancora non scelgono il biologico, un viaggio inclusivo capace di mettere insieme le diversità e le generazioni, i mezzi di comunicazione e i media. Come?

Attraverso un nuovo visual che sarà declinato con una campagna adv sulla carta stampata e su alcune testate online dei principali gruppi editoriali, sul sito e sui canali social (Facebook, Instagram e Youtube) creando un vero e proprio ecosistema digitale; un podcast, un viaggio narrativo from Farm to Fork, per poter rafforzare anche visivamente i luoghi del bio, 36 episodi di 3/5 minuti suddivisi in 4 flight di nove puntate;  leaflet, poster e roll up utilizzati all’interno delle principali fiere di settore (Macfrut, Fruit Logistica, ecc.) e infine con uno spot istituzionale di 60’’ che racconterà in modo emozionale i valori promossi da Made in Nature.

Il progetto Made in Nature si arricchisce poi attraverso un ciclo di iniziative ed eventi digitali – Dal Campo alla Tavola – che vedranno protagonisti alcuni creator food e lifestyle e i principali produttori di frutta e verdura bio dei 4 Paesi coinvolti. Gli incontri saranno costruiti con un approccio edutainment in modo da promuovere la cultura e il consumo di cibo vegetale.

Infine, non meno importante, sarà avviato il progetto di un Frutteto Zero Emissioni Made in Nature che diventerà simbolo per l’impatto positivo in termini di CO2 catturata. Sarà individuato uno spazio agricolo in prossimità delle aziende coinvolte nel progetto e per ogni azione saranno piantati 10 alberi da frutto e coltivati in modalità biologica.

Il progetto Made in Nature rinasce anche alla luce dei numeri del biologico che sono più che incoraggianti ed evidenziano l’importanza della diffusione e della promozione dei valori di questo tipo di produzione. Secondo i dati Fibl il market share del biologico sul convenzionale è in progressiva e costante crescita. Il mercato in 10 anni è decuplicato, tanto che l’Europa è diventata il secondo continente al mondo – dopo l’Oceania – con la maggiore superficie agricola coltivata a Bio (il 23% del totale). La classifica vede al primo posto la Spagna (2.4 milioni di ettari) seguita da Francia (2.2 milioni di ettari), Italia (2 milioni di ettari), Germania (1.6 milioni di ettari) e Danimarca (300 mila ettari).

In questo contesto Made in Nature – insieme a To Farm to Fork della Ue –  è certamente uno dei progetti che potrà in qualche modo contribuire a traguardare l’obiettivo di avere almeno un quarto della superficie coltivata bio entro il 2030.

“Ripartiamo con slancio per promuovere l’ortofrutta italiana con 3 progetti (Made in Nature, Fresh-up your life e The European art of taste), finanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro per i prossimi 3 anni – ha dichiarato Paolo Bruni, presidente Cso Italy – pur consapevoli del momento estremamente complesso che tutto il mondo sta vivendo. Sono peraltro convinto che le attività previste, oltre a far conoscere le eccellenze di prodotto del nostro Paese in 10 Paesi, contribuiranno a costruire e rafforzare relazioni umane e commerciali positive”.

Fonte: Cso Italy

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