È stato presentato oggi all’evento Il Futuro agroalimentare di Roma, organizzato dall’Universitas Mercatorum, il libro Ripensare Roma e il suo sistema agroalimentare. Oltre una ventina tra studiosi, attori socioeconomici ed esperti della società civile hanno collaborato alla definizione di un’agenda di lavoro per il futuro del sistema agroalimentare romano. Il lavoro presentato si compone di un ampio quadro conoscitivo del sistema agroalimentare della città e di una proposta strategica con azioni utili anche per fronteggiare le criticità legate all’emergenza sanitaria e alla crisi congiunturale in atto.
Nel sistema agroalimentare romano operano circa 48mila imprese, delle quali oltre la metà è legata alla ristorazione, il 23% alla fase distributiva, poco meno del 4% all’industria alimentare, il 9% al primario: nel complesso il numero di occupati legato al sistema agroalimentare supera, dunque, i 400mila addetti. Con questi numeri, il lavoro di ricerca e analisi, svolto dall’Universitas Mercatorum in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e Agro Camera, offre un quadro conoscitivo che capitalizza il lavoro di ricerca che le istituzioni coinvolte e gli esperti hanno condotto in questi anni sulla città, proponendo una visione di intervento strategico per ripensare la relazione tra la città e il suo sistema agroalimentare. La visione strategica del piano mette al centro il recupero dell’identità̀ agricola e alimentare romana e la sua declinazione in chiave sostenibile e competitiva come fondamento di una proposta di sviluppo per il futuro della Capitale.
“L’agricoltura e la campagna romana, la logistica, le infrastrutture e la gestione dei flussi, il contrasto alla povertà e allo spreco, il futuro della ristorazione, una attenta politica di marchio di qualità per produzioni, imprese, ristoranti, botteghe, il rilancio dei mercati rionali di Roma, il ruolo del cibo e della gastronomia nella comunicazione e nella promozione turistica di Roma, la formazione e la ricerca, costituiscono alcuni dei temi oggetto della visione proposta riassunta nel volume, declinati 7 linee strategiche per 70 azioni, 85 strumenti che ripensano spazi, funzioni, infrastrutture, servizi del sistema del cibo romano – ha affermato la professoressa Aurora Cavallo, responsabile scientifica del piano agroalimentare di Roma. Uno sforzo condiviso tra ricercatori, imprenditori, rappresentanti delle organizzazioni collettive, attori della società civile, istituzioni per una strategia aperta e condivisa che riscrive forme, funzioni, priorità per una nuova centralità al sistema del cibo della nostra città anche nel quadro delle criticità sociali, economiche e ambientali che vanno affacciandosi per il prossimo futuro”.
“Il recupero dell’identità agricola e alimentare romana e la sua declinazione in chiave sostenibile, multiculturale e solidale, sono tra i fondamenti dell’azione pubblica per il futuro della Capitale d’Italia. Per fare questo le indicazioni presenti nel volume curato da Giovanni Cannata e Aurora Cavallo sono preziose. A queste proposte Roma oggi può offrire anche il lavoro che in questi mesi hanno portato avanti i tavoli di lavoro del Consiglio del cibo – ha dichiarato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale -. Un dato comune che emerge sia dal libro che dai lavori del consiglio del cibo è che il tema dell’agricoltura e del cibo intreccia in modo trasversale le competenze di tutti gli assessorati. Per queste ragioni mi sento di condividere la proposta contenuta nel libro di istituire la casa del cibo per la valorizzazione della cultura agroalimentare romana con la prospettiva che possa diventare la sede del futuro ufficio del consiglio del cibo. Cibo e metropoli saranno sempre più intrecciate e Roma si farà trovare pronta”.
Un protocollo d'intesa
“Lo scorso 8 giugno abbiamo firmato un protocollo d’intesa per lo sviluppo economico e per la competitività della città di Roma. La valorizzazione delle eccellenze agroalimentari rientra naturalmente nell’ambito di questa nostra strategia di intervento comune – ha affermato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – La Capitale, oltre a essere uno dei comuni agricoli più vasti d’Europa, vanta una centralità in relazione ai temi dell’alimentazione: qui operano, infatti, organizzazioni internazionali specializzate, come la Fao. Per questo oggi siamo particolarmente felici di offrire all’amministrazione comunale questo volume, realizzato dall’Universitas Mercatorum su incarico della Camera di Commercio di Roma. Volume che presenta i risultati del piano strategico del settore agroalimentare di Roma (approvato a maggio 2021) cui Agro Camera, azienda speciale della Camera, ha preso parte attivamente”.
Fonte: Universitas Mercatorum