Si è conclusa positivamente la campagna di raccolta delle patate in Sicilia, i cui esiti beneficiano in modo significativo dell’organizzazione di filiera che – forte della creazione di rapporti di fiducia con aziende agricole altamente professionali – ha consentito una produzione costante fino al termine della raccolta, nei primi giorni di giugno. Nonostante la resa produttiva complessiva abbia registrato risultati inferiori rispetto alla media delle annate precedenti, a causa delle avverse condizioni metereologiche, la qualità si riconferma all’altezza della migliore tradizione della patata novella siciliana e delle aspettative del mercato.
Giulio Romagnoli: “Possiamo contare su aziende agricole fidelizzate altamente professionali”
“A fare la differenza in annate come quella appena conclusa è l’organizzazione di filiera, che può contare su aziende agricole fidelizzate altamente professionali, capaci di seguire le indicazioni del servizio tecnico agronomico della nostra società che, con continuità, ha accompagnato il produttore in tutte le fasi della coltivazione – commenta Giulio Romagnoli, amministratore delegato Romagnoli F.lli Spa. Un meritevole ringraziamento va a tutto lo staff aziendale ed in particolare ai collaboratori siciliani, che, senza poche difficoltà, hanno contribuito a rifornire con continuità il mercato. Oltre a questo aspetto, a influire notevolmente è l’attenta selezione varietale a beneficio dell’intera filiera, dagli agricoltori fino al consumatore finale, che acquista un prodotto dalle elevate caratteristiche organolettiche”.
Ora via alla raccolta nel Lazio
In linea con il programma produttivo, dalla metà del mese di giugno inizierà la raccolta nell’areale costiero laziale del Maccarese, nella zona di Fiumicino. Anche in questo caso i fattori sopracitati hanno consentito di ottenere campi con un ottimo sviluppo vegetativo. Dai primi rilevamenti le rese risultano buone con elevato standard qualitativo.
L’alluvione in Emilia-Romagna, bene in Veneto
Diversa la situazione negli areali del Nord Italia: a partire dall’Emilia-Romagna, duramente colpita dall’alluvione che ha sottratto ampia parte della superficie coltivata. Buona sembra anche la situazione produttiva negli areali della regione Veneto, dove l’andamento climatico sembra avere risparmiato la produzione, che si presenta di buona qualità.
“È prematuro esprimersi sulle rese produttive – il commento del servizio tecnico agronomico Romagnoli F.lli Spa. Tuttavia, considerato il numero di tuberi per ciascuna pianta, esprimiamo cauto ottimismo. Con tutta probabilità avremo un calibro omogeneo senza calibri inferiori ai 40 mm o superiori ai 75 mm”.
Si punta sulle linee premium con il residuo zero
“Si prospetta una campagna commerciale e produttiva di significativa soddisfazione, per certi versi unica – commenta Roberto Chiesa, direttore commerciale Romagnoli F.lli Spa. Quando avremo maggiori informazioni sia sulle conferme delle rese produttive che degli standard qualitativi per gli areali del Nord Italia, tenendo in considerazione anche le situazioni produttive degli areali nord-europei, con particolare riguardo a quanto accadrà in Francia, potremo offrire una previsione più accurata”.
“Nel corso di questi mesi di grande difficoltà dal punto di vista dell’approvvigionamento – continua Chiesa – la grande distribuzione nazionale, stretto alleato della produzione, ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità. Questo ha consentito di valorizzare al massimo il prodotto, a beneficio dell’intera filiera, offrendo al consumatore finale un elevato standard qualitativo. La campagna 2023 rappresenterà anche la consacrazione delle linee premium e, in particolare, della linea èVita Residuo Zero. Dopo tre anni di performance in crescita, le patate e cipolle a referenza residuo zero consolidano la loro presenza a scaffale all’interno del punto vendita, fidelizzando così il consumatore rispetto a questa nuova proposta”.
Fonte: Romagnoli F.lli Spa