Sta toccando in questi giorni il suo punto più alto il prezzo delle fragoline di bosco provenienti dall’agro marsalese. Rispetto ai consueti 10-12 euro il chilo, in questi giorni pre-festivi si sta sfiorando il raddoppio: nell’euforia del Natale, il gusto dolce e il colore rosso intenso ne fanno un prodotto molto richiesto.
Uno sviluppo ormai ben noto ai produttori, consapevoli anche che la bolla si esaurirà presto per tornare a ritmi più usuali. Al di là del momento propizio, si avverte comunque una soddisfazione generale per come si è svolta la prima parte della stagione sia sotto il profilo dei volumi che, soprattutto, della resa qualitativa. Da Marsala, in questi mesi, sta infatti arrivando sul mercato un prodotto di pregio.
A differenza delle fragole, che hanno sofferto caldo e marcescenza, le fragoline si stanno rilevando sane, gradevoli alla vista e in buona quantità. Iniziata a settembre, la raccolta proseguirà fino a giugno.
“Siamo contenti di come si sta svolgendo l’annata. Ci auguriamo di arrivare a fine stagione con serenità", racconta a myfruit.it l’agronomo Antonino Bongiorno, nel lontano 1956 promotore dell’istituzione della Ortoflorofrutticola Bufalata e ancora oggi suo direttore commerciale.
Sul territorio, è la più antica realtà di settore: nata con una maggiore attenzione sulle fragole, nel tempo si è spostata sulle fragoline di bosco immaginando, ormai vent’anni fa, di poterle coltivare fuori suolo. Così va avanti da allora, cercando di introdurre tutte quelle innovazioni e quegli accorgimenti utili a rimanere leader nel mercato. Anche per questo, già da tempo, al prodotto fresco, che rappresenta il grosso della produzione, ha affiancato il surgelato.
“Siamo stati i primi in Italia ad ottenere l’autorizzazione per farlo, approfittando per anni della poca concorrenza – ricorda Bongiorno – Ora la situazione è cambiata, ma è fondamentale avere alle spalle una solida rete commerciale. Il mercato è molto più ristretto rispetto a quello della fragola: bisogna sapere esattamente quanto prodotto vendere e a chi. Noi ci affidiamo a un sistema di distribuzione ormai ben collaudato. È la nostra forza”.
Oggi le fragoline di bosco rappresentano il 90% del fatturato della cooperativa. Circa 180 i soci oggi in attività, per lo più aziende a conduzione familiare che ogni mattina conferiscono in cooperativa complessivamente una media di 1.000-1.300 chili di prodotto che poi verrà distribuito per la maggior parte nell’Italia centro-meridionale.
La raccolta è tutta in mano alle donne. “Per mantenere integro il prodotto occorrono delicatezza e cura. Sono loro a occuparsene”, spiega il direttore commerciale. Controllo e prevenzione sono i punti di forza della cooperativa: “Coltiviamo in un ambiente protetto e non riscaldato dove cerchiamo di mettere in atto tutti quegli accorgimenti che impediscano la diffusione dei patogeni”.
Negli anni, l'Ortoflorofrutticola Bufalata ha lavorato sulla selezione varietale prediligendo ora le varietà più tonde, adatte alle esigenze dei propri clienti. "Ho sempre creduto nell'innovazione e nella necessità di ampliare lo sguardo, osservando quello che accade al di fuori dei nostri confini e nel resto d'Europa per trovare spunti, idee e soluzioni che poi però abbiamo sempre adattato alle caratteristiche del nostro territorio", spiega Bongiorno.
Nel tempo sono state diverse le attività di promozione poste in essere, a cominciare dalla presenza nelle varie fiere di settore, cercando di raccontare un prodotto di alta qualità e tutto siciliano.
“Tra le iniziative che ricordo con piacere – conclude Bongiorno – c’è stata la proposta di un’arancina in crema di fragolina”. Un accostamento insolito, che ha destato curiosità. Due simboli del territorio in un solo morso.