Mentre in Italia la telenovela sull'introduzione degli ormai famosi sacchetti bio a pagamento nel reparto ortofrutta non è ancora terminata e attende, come prossima puntata, la disposizione ufficiale da parte del Ministero della Salute dopo l'ultimo parere del Consiglio di Stato, altrove si continuano a sperimentare soluzioni completamente alternative all'utilizzo dei sacchetti di plastica nel reparto ortofrutta.
Spar, nota insegna della grande distribuzione austriaca ha deciso introdurre la vendita e l'utilizzo di retine riutilizzabili per confezionare frutta e verdura: una novità per ora disponibile solo a Vienna nei supermercati Spar e Interspar, ma che a partire da maggio verrà estesa in tutti i punti vendita del paese.
Le retine sono trasparenti, in poliestere, lavabili a 30 gradi e riutilizzabili: vengono vendute in confezioni da 4 pezzi a 1,49 euro. Come capienza possono arrivare a contenere sino a 8 mele ed essere chiuse con un cordino: inoltre hanno anche una parte in panno cucita laterlamente sulla quale è possibile attaccare l'etichetta con il prezzo dei frutti e ortaggi pesati sulla bilancia.
Secondo la catena di supermercati austriaca questa è la soluzione migliore per rispettare realmente l'ambiente, anche rispetto ai sacchetti di carta o quelli in bioplastiche, sacchetti che si sarebbero rivelati secondo Spar poco pratici: a partire dal sesto utilizzo le retine consentirebbero, invece, di ridurre realmente l'emissione di CO2 rispetto ai tradizionali sacchetti di plastica.
Spar non è la prima insegna a testare retine riutilizzabili nel reparto ortofrutta: questa soluzione, infatti, è già stata presa da Rewe in Germania e da Coop in Svizzera.