“Geniale opera per la raccolta e lo stoccaggio delle acque piovane, con la produzione di condensa ai fini irrigui, limitando l’impatto paesaggistico e favorendo il risparmio della risorsa idrica”. Questa la motivazione che Federazione Italiana dei club per l’Unesco ha attribuito al progetto di Salvi Vivai Irrigare con la nebbia su proposta del Club Unesco di Ferrara attivo nel territorio estense da oltre 13 anni.
Le parole di Silvia Salvi
“Sono molto onorata per il prestigioso premio ricevuto – afferma Silvia Salvi – È un premio che condivido con tutto il team della Salvi Vivai che ha ideato, realizzato e reso possibile questo virtuoso progetto. Lavoriamo e ci impegnano ogni giorno seguendo il criterio del bando di economia creativa per uno sviluppo sostenibile, sviluppando la nostra azienda proprio su questo principio”.
Istituito nel 2010, il concorso La Fabbrica nel Paesaggio rappresenta una delle azioni concrete che Federazione Italiana dei club per l’Unesco, attraverso il Club organizzatore di Foligno e con la partecipazione di più di cento Club per l’Unesco italiani e non, propone annualmente per stimolare riflessioni e iniziative delle comunità, delle imprese e degli enti su tematiche paesaggistiche di rilevante importanza educativa e di grande impatto sociale, nello spirito dei principi e degli obiettivi dell’Unesco per l’uso sostenibile del territorio.
La motivazione
“Questo progetto rispecchiava tutti i requisiti richiesti dal bando nella sezione 3 – afferma il presidente del Club Unesco Ferrara Ugo De Nunzio – e dunque abbiamo ritenuto di candidarlo come fatto negli anni passati con altre realtà importanti della nostra provincia come l’impianto di Mater-Biotech di proprietà di Novamont spa nel 2018, il campus delle Bonifiche Ferraresi nel 2019, il Casino idraulico di Ariano Polesine nel 2020 e il Palazzo Bevilacqua nel 2022”.
Una soluzione pratica
Irrigare con la nebbia nasce da un vero e proprio lampo di genio del team di Salvi Vivai per risolvere i crescenti fenomeni di siccità alternati a momenti di piogge torrenziali e l’esigenza di irrigare per 12 mesi all’anno le nuove colture prodotte in azienda come il kiwi. Bisognava trovare una soluzione per gestire questa necessità sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che economica. Questo è stato possibile utilizzando le infrastrutture del consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, che sono parte vitale del Basso Ferrarese, senza le quali non ci sarebbero queste terre da coltivare”.
“La realizzazione del progetto è avvenuta attraverso una virtuosa partnership tra pubblico (consorzio di Bonifica) e l’Azienda Salvi Vivai – afferma Luca Pigaiani direttore dello stabilimento – Si sono realizzati a Lagosanto (FE) degli invasi, strutture di raccolta delle acque, come bacini e canali e dei sistemi di raccolta dell’acqua piovana e della condensa prodotta dall’umidità che si crea nelle serre e/o dalla nebbia che si posa sulle strutture. È stato sfruttato tutto quello che era già a disposizione sui terreni dell’azienda: la Canaletta del Consorzio di Bonifica e le serre”.
Fonte: Salvi Vivai