17 luglio 2020

Sana, il salone del bio riparte (live)

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Antonio Bruzzone direttore generale di BolognaFiere

E' ufficiale: Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, andrà in scena, dal vivo, dal 9 all'11 ottobre, nell quartiere fieristico di Bologna. Tre i padiglioni coinvolti (il 31, 32, 33), due gli ingressi aperti, un totale di 150mila metri quadrati impegnati. L'obiettivo degli organizzatori è duplice: da un lato garantire l'afflusso di un numero di visitatori confrontabile con quello delle scorse edizioni, dall'altro gestire l'evento nella sicurezza totale: “Saranno messe in atto tutte le misure previste dalle direttive europee e regionali, dunque sanificazione, distanziamento, creazione di percorsi e spazi che consentano lo svolgimento dell’attività in sicurezza”, ha puntualizzato Antonio Bruzzone direttore generale di BolognaFiere, durante la conferenza stampa di ieri. Un'edizione che, proprio per sottolineare la ripartenza – sarà la prima manifestazione che si terrà a Bologna nel secondo semestre 2020 – è stata nominata Sana Restart. Ma non è questa l'unica novità.

L'alleanza con Slow Food e Federbio

Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio

Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, e Francesco Sottile, membro del comitato esecutivo di Slow Food Italia, hanno parlato dell'intesa raggiunta tra Sana, e Terra Madre Salone del Gusto, che inizierà, a Torino, l’8 ottobre e si protrarrà per sei mesi con un calendario di eventi digitali e di iniziative fisiche diffuse in migliaia di luoghi in tutto il pianeta.

In pratica, grazie a un patto definito strategico, BolognaFiere, Slow Food e Federbio hanno deciso di unire le forze per collaborare alla realizzazione dei due saloni che, in assenza di una sinergia, avrebbero finito per pestarsi i piedi: “Cancellazioni e rinvii sono stati annunciati già a partire dai primi giorni di marzo e ancora oggi lo scenario rimane molto incerto – ha spiegato Mammuccini – Abbiamo bisogno di nuove alleanze per fare fronte alla transizione che l'Europa ci chiede“. Il riferimento è al green deal dell'Unione europea e agli obiettivi per il 2030: “Entro dieci anni la superficie coltivata a biologico in Europa dovrà raggiungere il 25% della superficie agricola totale – ha ricordato la presidente – e oggi siamo solo all'8%. Così come dovrà essere ridotto del 50% l'uso degli agrofarmaci. Occorre quindi collaborare: gli elementi del futuro sono il buono, il pulito e il giusto”.

Francesco Sottile, membro del comitato esecutivo di Slow Food Italia

Nella pratica, la collaborazione tra i due eventi permetterà a Sana di proporre ai produttori certificati bio della rete di Slow Food di acquistare uno spazio fisico espositivo nell’ambito della manifestazione bolognese e di poter contare sulla promozione dell’evento presso il pubblico di associati e attivisti di Slow Food; Terra Madre Salone del Gusto potrà proporre ai produttori bio legati a Sana, e rispondenti alle linee guida utilizzate da Slow Food per selezionare gli espositori, di aderire al proprio market place virtuale. I buyer interessati all’uno e all’altro evento saranno invitati dalle due organizzazioni a partecipare a entrambi e anche il calendario dei convegni beneficerà della sinergia: “Desidero sottolineare la coerenza della collaborazione – ha commentato Sottile – Non si tratta solo di calendari fieristici, ma di un percorso culturale, l'accordo rafforza la visione politica di Slow Food sul tema della difesa dell’ambiente in un momento in cui il futuro dell’umanità sul pianeta è sempre più a rischio”.

Il credito di imposta per la certificazione

Roberto Zanoni, presidente Assobio

Durante Sana, il 9 ottobre avrà luogo la seconda edizione di “Rivoluzione bio 2020” – gli stati generali del bio – realizzato in collaborazione con Federbio e Assobio, il supporto di Ice (Italian trade agency) e curato da Nomisma: “L'obiettivo del convegno – ha spiegato Roberto Zanoni, presidente Assobio – è affermare il bio come modello economico, anche nell'ottica della nuova Pac (politica agricola comune) e della strategia farm to fork europea. Il bio è in costante crescita, rappresenta il 5,5% dell'export dell'agroalimentare italiano. E non ha smesso di crescere nemmeno in pieno lockdown, il primo semestre 2020 registra un incremento del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2019″. Nel chiudere il suo intervento, Zanoni ha auspicato che per ottobre venga approvata la legge italiana sul bio e ha invitato la filiera a chiedere al governo il credito di imposta per pareggiare i costi della certificazione che le aziende biologiche, al contrario delle altre, devono sostenere.

L'e-commerce al Sana

In questa edizione di Sana, continua e si rafforza la collaborazione con Amazon e Agenzia Ice (lanciata a gennaio 2020) che vede BolognaFiere e Federbio sostenere le aziende biologiche che intendono proporre i propri prodotti all’interno della “vetrina del made in Italy” di Amazon, promossa nei mercati europei e americano. Analogamente, BolognaFiere intende supportare le attività di internazionalizzazione delle aziende italiane del biologico anche sulla piattaforma b2b di Alibaba (leggi qui) che verrà presentata direttamente alla business community nei giorni della manifestazione. Nell’area dedicata alle esperienze digitali non mancheranno, poi, approfondimenti dedicati al tema della blockchain, strumento fondamentale (e sempre più diffuso) per garantire tracciabilità e controllo delle frodi.

L'appuntamento del 2021 è già definito

Con la riprogrammazione, causa emergenza sanitaria, di moltissimi appuntamenti previsti per il 2020 e rimandati al 2021, BolognaFiere ha sentito l’esigenza di pianificare, con ampio anticipo, anche le date della prossima edizione di Sana: nel 2021, il salone internazionale del biologico e del naturale si terrà da giovedì 9 a domenica 12 settembre. Naturalmente a Bologna.

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