20 luglio 2023

Scioperi, il porto di Venezia si ferma per una settimana

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Non sarà un inizio di agosto facile per la logistica delle merci. Dopo la notizia del fermo dell’autotrasporto siciliano, a partire dal primo del mese al porto di Venezia ci sarà lo stop degli operatori.

Il perché del fermo

Il nodo cruciale sono gli operatori della Nuova compagnia lavoratori portuali di Venezia che non si sentono tutelati: in sintesi il bando per l’individuazione di un fornitore unico di manodopera temporanea per i porti di Venezia e di Chioggia non darebbe garanzia agli operatori portuali.

“Verificati i contenuti del documento Linee guida per il bando art. 17 legge 84/94, frutto del confronto tra Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, i lavoratori non ritengono il documento garante della continuità e sostenibilità del lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie – spiega una nota sindacale – In particolare gli operatori non ritengono che il documento possa garantire la possibilità di stabilizzazione dei lavoratori somministrati, che da molto tempo aspettano di uscire dalla precarietà. I lavoratori ritengono che due bandi di gara distinti sul porto di Venezia Marghera e Chioggia garantiscano l’unico vero strumento di tutela della clausola sociale di tutti i lavoratori”.

Le date della protesta

Da qui l’invito alle organizzazioni sindacali ad adottare la misura di protesta: “I lavoratori di Nuova compagnia lavoratori portuali – conclude la nota – impegnano Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil a sostenere le iniziative di protesta (astensione prestazioni di lavoro straordinario e non collaborazione, compresa la tutela della propria incolumità psico-fisica dovuta alle condizioni climatiche, ossia al caldo) riattivando con effetto immediato lo stato di agitazione e proclamano una settimana di astensione dal lavoro, dal primo agosto al sette”.

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