L’annunciato sciopero dei grossisti dell’Ortomercato di Milano ha coinvolto 111 aziende su 117 secondo quanto comunica Ago, l’associazione dei grossisti dell’Ortomercato, “per protestare contro l’incapacità gestionale e le intollerabili condizioni, anche igenico-sanitarie, in cui si trovano a lavorare, ogni giorno, a causa dell’inefficienze di So.Ge.M.I.”. E, sempre secondo quanto comunica Ago, la protesta verrà replicata anche sabato 16 maggio.
Ma non sono mancate le tensioni. Mario Bossi, presidente del Consorzio orticoltori milanesi, secondo quanto riporta il Corriere della Sera (vedi qui le foto), ha dichiarato che un agricoltore, che intendeva entrare all’Ortomercato, è stato aggredito “da un manipolo di commercianti dell’associazione grossisti ha deciso di bloccare gli accessi e di impedire a tutti di entrare dalle 3 alle 10 del mattino”. Secondo la ricostruzione della Coldiretti “chi è arrivato prima delle 3 è riuscito a passare i blocchi, ma subito dopo alcuni grossisti si sono messi di traverso: un orticoltore di Cernusco è sceso dal suo furgone per parlare, ma gli hanno risposto a muso duro, lo hanno aggredito strappandogli gli occhiali e ferendolo al viso”.
Sulla vicenda sono intervenuti anche gli assessori del Comune di Milano Franco D’Alfonso (Commercio Attività Produttive Turismo Marketing Territoriale) e Marco Granelli (Sicurezza e Coesione Sociale Polizia Locale) che hanno definito “non accettabile che il legittimo diritto di manifestare il proprio dissenso da parte di alcuni grossisti si trasformi in una serrata e nel blocco violento di tutte le attività, colpendo anche chi sceglie di lavorare regolarmente”.
“Fantasiose ricostruzioni”. Questa invece la replica dei grossisti. “Abbiamo letto alcune ricostruzioni non veritiere sullo svolgimento dello sciopero odierno all’Ortomercato” come si legge in una nota inviata da Ago nel pomeriggio di sabato 9 maggio. “Capiamo che il successo della nostra protesta abbia sorpreso e infastidito qualcuno, ma le centinaia di persone presenti e i cittadini privati che sono regolarmente entrati stamane nella struttura, trovando ben 111 aziende chiuse su 117, possono testimoniare l’assoluta regolarità e il pacifico svolgimento della protesta”. L’associazione dei grossisti, inoltre, oltre a “stigmatizzare” le dichiarazione dei rappresentanti del Comune di Milano – “dopo mesi di latitanza, si sono spinti in affermazioni infondate e smentite dalle testimonianze, anche documentali, di tutti i presenti” – ha dichiarato di riservarsi di prendere in consierazione “ogni opportuna iniziativa legale a tutela dei propri associati”.