Sono 16 parole per raccontare cosa c’è dietro e dentro al biologico, 16 parole nuove che rispondono alla domanda Se dici bio dici?. Nasce così il progetto Se dici bio di Alce Nero, frutto di un lavoro che ha percorso tre raccolti e che ha dato vita a una collezione composta da 16 pubblicazioni cartacee, 16 poster e 16 video.
Si tratta di un viaggio narrativo che documenta, dal 2021 al 2023, il mondo produttivo del marchio pioniere del biologico. Ad ogni parola è stato associato un prodotto o una filiera, ciascuno oggetto di uno specifico approfondimento: interpretazione della parola collegata, intervista al produttore o all’agronomo, indicazioni della nutrizionista e approfondimento agronomico sono i tasselli fondamentali che costituiscono la struttura dei contenuti.
Un racconto bio
Il progetto ha l’intento di restituire ricchezza, bellezza, profondità e dignità a un modo di coltivare e produrre cibo che ne preserva il gusto, la qualità, il potere di nutrire. Ma non solo. Con questa iniziativa, Alce Nero vuole raccontare che quello che si impegna a portare in tavola con i suoi prodotti non è solo cibo, ma un contributo al benessere delle persone e del pianeta, in una prospettiva orientata al futuro. L’importanza di fare le scelte giuste, di avere cura di sé e dell’ambiente, pensando alla vita di tutti, guardando al domani: scegliere un prodotto Alce Nero significa condividere questa visione e prenderne parte, significa anche dare valore alla bellezza dei nostri paesaggi, con la loro biodiversità e i loro suoni, e contribuire a ritrovarli domani come oggi, luoghi preziosi, capaci di emozionare.
“Sedici non è solo un numero in questo progetto, ma è il filo conduttore che lega ogni aspetto creativo, compreso il design editoriale. Anche l’oggetto editoriale, infatti, gioca e ruota intorno al 16 o sedicesimo, che è un tipico formato tipografico. Sono 16 riviste, da 16 pagine ciascuna, connotate da copertine che accompagnano il lettore alla scoperta della parola, senza svelarne il contenuto. Nel complesso, l’immagine scelta e perseguita è attuale, distintiva, semplice e chiara, forte e decisa”, specifica Silvana Carbone, creative designer Alce Nero.
Tutti i testi sono contributi editoriali inediti scritti per Alce Nero da esperti e autori su temi quali alimentazione, agronomia, sostenibilità, sociologia e molto altro. Un lavoro reso possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità di soci, agricoltori, trasformatori, agronomi, persone di Alce Nero, consulenti e professionisti, intervistati nello stesso arco di tempo. Un progetto che ha richiesto tempistiche lunghe, nel rispetto dei tempi e delle esigenze della terra, della coltivazione, del raccolto, e anche degli stessi agricoltori e trasformatori.
La forza della fiducia
“Le persone che scelgono Alce Nero ci dicono che lo fanno perché i prodotti sono buoni, hanno un gusto che trovano autentico, non artefatto e perché si fidano della nostra marca. Fidarsi di una marca è anche riconoscere che i valori che la animano hanno a che fare con i nostri, vuol dire poterla conoscere. Questo progetto nasce nel tentativo di distillare la responsabilità e la ricchezza che c’è dietro il nostro marchio: centinaia di volti, di ettari di terre, decine di stabilimenti, migliaia di piante e tantissime storie. È una comunità che agisce ogni giorno per costruire pezzi di agricoltura e di industria più equi, con le persone e la terra, con il nostro futuro. Una rivoluzione gentile che costruisce e che si racconta, perché la fiducia si stabilisce nella relazione, continuando ad agire per includere le persone e il loro benessere, che sappia essere un inno alla vita”. Parole di Chiara Marzaduri, responsabile Comunicazione Alce Nero.
Il progetto è stato presentato il 26 settembre a Milano, nella location di Cascina Cuccagna. Sono intervenuti Fiorella Belpoggi, direttrice scientifica emerita dell’Istituto Ramazzini, Daniel Lumera, biologo naturalista, autore e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione, Benedetto Fracchiolla, consigliere di Alce Nero e presidente di Finoliva Global Service, Arturo Santini, presidente di Alce Nero e Chiara Marzaduri, responsabile comunicazione di Alce Nero.
Tutto il progetto sarà consultabile online nei prossimi mesi, fruibile in forma cartacea, attraverso pubblicazioni e poster diffusi con singole iniziative sulla piattaforma e-commerce del marchio, e sarà via via veicolato attraverso appuntamenti di dialogo con il pubblico, come ad esempio il Festival di Internazionale a Ferrara.
Le parole protagoniste del progetto e le materie prime collegate: futuro – miele; nutrimento – olio extravergine di oliva; varietà – pomodoro; suono – frutta; saper fare – legumi; risorse – riso; giusto – cacao, zucchero e caffè certificati Fairtrade; bellezza – ortaggi; fertilità – farro; resilienza – sorgo e miglio; responsabilità – grano duro; comunità – grano duro cappelli; gusto – cibo.
Fonte: Alce Nero