13 aprile 2022

Se la Gdo si fa la sua flotta

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La notizia arriva dalla Germania ed è stata confermata nelle ultime 24 ore. Per garantire le proprie catene di approvvigionamento e la disponibilità di merci nelle diverse filiali, Lidl (parte del gruppo Schwarz) ha avviato una propria compagnia marittima.

Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, il piano del Gruppo sarebbe ben preciso: dare avvio a una propria compagnia marittima con l’acquisto diretto di navi. Non si tratta, quindi, dell'ingresso dell'insegna in una shipping company già esistente.

Il colosso della grande distribuzione gestirà quindi in prima persona il proprio traffico merci, stimato in circa 500 teu (twenty-foot equivalent unit, l'unità equivalente a venti piedi, ndr) a settimana e destinato alla consegna in Germania o in altri paesi europei.

Il marchio è in attesa di registrazione

Secondo Shippingitaly, a riprova della concretezza del progetto, ci sarebbe una istanza di Lidl per la registrazione del marchio Tailwind Shipping Line all'ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. La società opererà nella categoria identificata dall’ente con il numero 39, la quale include trasporto e consegna di merci per via marittima e aerea, spedizioni, packaging. 

Una nave è già stata acquistata

Sempre secondo Shippingitaly, la compagnia marittima di Lidl avrebbe già finalizzato l'acquisto di una nave e avrebbe già noleggiato altre tre unità, tutte con capacità tra i 3.900 e 5mila teu. Tale flotta dovrebbe essere impiegata nella rotta Asia-Europa.  

Le prove tecniche e l'esempio di altri big

Lidl da dicembre ha iniziato a operare un servizio di trasporto merci da Cina a Europa, impiegando una nave con capacità di stiva di circa mille teu. E lo ha fatto autonomamente, senza alcun carrier come partner.

Ad aver ispirato Lidl, in un momento molto complesso per il trasporto marittimo in particolare e per la logistica in generale, devono essere stati gli esempi vincenti di altri big, per esempio Walmart, Costco, Home Depot, Ikea e Target e Amazon.

La strategia di Amazon

Quest'ultimo, infatti, già dal 2015 ha creato una società di spedizioni marittime, la quale si è rivelata strategica in tempo di pandemia e di ingorghi via mare. Per esempio lo scorso dicembre, mentre le grandi portacontainer delle compagnie marittime aspettavano fino a 45 giorni per entrare nei porti statunitensi, in particolare in quello di Los Angeles, Amazon ha sbarcato i propri contenitori anche in meno di 48 ore. Ci è riuscito grazie al noleggio di portacontainer piccole, che poi ha indirizzato verso scali meno congestionati. Da lì, su strada, con la propria flotta terrestre, ha fatto giungere la merce a destinazione, senza alcun ritardo o intoppo.

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