L'Italia è il paese leader in Europa per superficie dedicata alla moltiplicazione delle sementi ortive e aromatiche. È quanto emerge da un'indagine condotta e diffusa da Assosementi, Associazione che rappresenta a livello nazionale il settore sementiero.
Nel nostro paese il settore nel 2017 è cresciuto del 20% con produzioni unitarie sopra la media, “situazione questa che potrebbe aver determinato una riduzione delle superfici in moltiplicazione nel 2018 nell’ottica di una naturale alternanza fra produzioni e superfici investite – afferma Nicola Santini, Presidente della Sezione Ortive di Assosementi -. Le produzioni ottenute confermano in ogni caso la vocazione del nostro Paese per la moltiplicazione di essenze ortive ed aromatiche, valorizzata anche dalla professionalità e dall’esperienza delle ditte sementiere e all’elevata specializzazione degli agricoltori-moltiplicatori”.
Su 21mila ettari, 14.800 hanno interessato le sole sementi orticole (+19% sul 2016): il ravanello è la specie alla quale viene dedicata più superficie (1.830 ettari), ma a schizzare in alto nel 2017 sono state cicoria (+83%), aliacee (cipolla +45%, bunching onion +31%), cavoli e brassicacee (+25%). “Queste ultime colture in particolare meritano attenzione in quanto richiedono un’elevata specializzazione qualificando l’intero settore e garantendo importanti risultati economici grazie soprattutto alle varietà ibride” afferma Assosementi. Decuplicate in un anno anche le superfici del cece che sfiora i 1.400 ettari.
“Restano invece sostanzialmente invariate le superfici sementiere di specie aromatiche se si esclude il coriandolo protagonista di un vero e proprio exploit nel triennio 2014-2016, ma soggetto nel 2017 ad un forte ridimensionamento per via della diminuita domanda di sementi proveniente dalla regione asiatica”.
A livello regionale, infine, leader rimane l’Emilia-Romagna con quasi 11.000 ettari dedicati. Stabile la Puglia, mentre in calo le Marche (-50%), regione storicamente importante per la moltiplicazione sementiera delle ortive.