Le industrie italiane che producono semilavorati per gelaterie e pasticcerie rappresentano un’eccellenza del “made in Italy” e potrebbero chiudere il 2013 con un incremento del fatturato rispetto al 2012. Ad affermarlo è un servizio pubblicato nei giorni scorsi sulle pagine del quotidiano economico “Il Sole 24Ore”, che conferma come tale comparto, grande utilizzatore di frutta secca, stia resistendo bene alla crisi. “I primi cinque mesi dell’anno sono stati difficili anche per noi – afferma nel servizio citato Fabrizio Osti, presidente del gruppo “Prodotti per gelato” di Aiipa, la Confindustria dei produttori alimentari, sezione che rappresenta le 28 principali aziende specializzate in paste, concentrati e guarnizioni per coni e coppette – perché al fattore maltempo che ha flagellato l’Europa si è sommato l’effetto dell’articolo 62 della legge 27/2012 sul pagamento in 30 giorni delle merci deperibili e di 60 giorni per le non deperibili, che ha indotto i gelatai a ridurre gli ordini pre-stagione che facevano gli anni scorsi per garantirsi le scorte; ora fanno piccoli ordinativi al bisogno, dovendoli pagare subito. Da giugno è in atto però un’inversione di tendenza, grazie al ritorno dei consumi. Stiamo già recuperando i numeri persi e mi sento di dire che da qui a fine anno saremo tornati o avremo anche superato i risultati del 2012”. Le principali industrie che in Italia si occupano di semilavorati per gelato sono 85, contano oltre 1.500 addetti e generano 260 milioni di euro di fatturato. Il 60% dei loro prodotti è destinato oltre frontiera.
23 agosto 2013
Semilavorati, la “ricetta” che scaccia la crisi
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