Frutta a guscio ed essiccata

12 luglio 2024

Sequenziato il genoma del castagno europeo

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Dopo vite, melo, fragola, lampone, pero, noce, Drosophila suzukii, Plasmopara viticola, abete bianco e limone, la Fondazione Mach (FEM) ha decifrato un altro codice genetico, quello del castagno europeo.

L’importante studio, pubblicato sulla rivista Bmc Genomic Data, è il risultato di un progetto coordinato da FEM sul genoma del castagno europeo che vede la cooperazione di Cnr Porano, Cnr di Firenze, Università Politecnica delle Marche, Università di Torino, Università di Bologna, National Biodiversity Future Centre di Palermo. Enti e università accomunati dalla necessità, assieme al mondo della produzione castanicola, di avere un genoma di castagno europeo (C. sativa), che fino a oggi non era disponibile.

Tale genoma potrà essere un’importante risorsa per studiare in maniera più approfondita la storia evolutiva e i processi di domesticazione di questa specie, per chiarire le basi genetiche della resistenza/suscettibilità a patogeni e stress ambientali, e per svolgere attività di selezione e miglioramento delle varietà di castagno, sia alla Fondazione Mach, in collaborazione con le realtà castanicole trentine, sia in altre realtà di ricerca e realtà nazionali e internazionali.

“L'attività di ricerca è stata resa possibile dalla creazione di un crowdfunding e alla stipula del relativo accordo di ricerca e cooperazione tecnologica denominato European Chestnut Genome – Chest-Gen (2022)", sottolinea la responsabile della ricerca Luisa Palmieri, autrice della pubblicazione con Luca Bianco, Paolo Fontana, Mirko Moser, Mickael Malnoy, Cristiano Vernesi, Stefano Piazza e Diego Micheletti.

Per la Fondazione Mach il lavoro è stato coordinato dall’unità Biotecnologie dei prodotti naturali, con la partecipazione delle unità di Biologia computazionale, Biotecnologie vegetali, Genetica e Miglioramento genetico dei fruttiferi ed Ecologia forestale.

È questo il primo genoma di Castanea sativa sequenziato e assemblato a livello cromosomico, mentre sono già disponibili genomi per altre specie quali C. crenata e C. mollissima, che concorrono con sativa sul mercato. 

Fonte: Fondazione Edmund Mach

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