È terminata ieri, trasmessa anche in streaming, la famosissima “battaglia delle arance” che anima il Carnevale di Ivrea e attira migliaia di curiosi e appassionati. Solo ieri, infatti, giornata conclusiva, 25 mila persone hanno assistito alla manifestazione che ha visto primeggiare i Tuchini, il gruppo di aranceri del Borghetto, il più antico borgo della città (al secondo posto i Diavoli e terzi i Mercenari).
L’evento, nonostante l’enfasi spesso venga posta solo sugli inevitabili feriti che ogni anno devono farsi medicare per lividi o tagli (l’Ansa di ieri riporta il numero di 150 feriti nell’ultima giornata), è storico e molto sentito dalla cittadinanza: in questa vera e propria battaglia gli aranceri, che rappresentano il popolo, a piedi e sprovvisti di protezione, combattono a colpi di arance contro i tiratori posti su carri trainati da cavalli, che invece rappresentano le armate del feudatario, dotati, invece, di protezioni e maschere. Il “Berretto Frigio”, un cappello rosso a forma di calza, è indossato dalla gente che assiste a questa tre giorni e che svolge due funzioni: l’ideale adesione alla rivolta ma anche un segno di immunità per non essere colpiti dalle arance.
Fonte Foto: La Stampa