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19 giugno 2024

Si trinciano le verdure. L’alternativa? “Uliveti e mandorleti”

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Trinciato il prezzemolo per mancanza di acquirenti, si sta pensando di cambiare coltura: “Ora vanno uliveti e mandorleti “. A parlare da Andria, in Puglia, è Ciro Fornelli con 10 ettari dedicati agli ortaggi. Viste le condizioni di mercato precarie anche per cicorie, sedano, bietole l’imprenditore vuole estendere i 15 ettari già dedicati a uliveto, oppure sperimentare il mandorlo, lasciando perdere le verdure.  Una storia simile a quella di diversi altri agricoltori pugliesi  che non riescono a rendere remunerative le loro attività agricole.

Su Tiktok  le storie di trincia delle verdure invendute

Suilsocial dedicato ai video gli agricoltori pugliesi caricano le immagini dedicate alla trincia che solca i campi delle verdure rimaste senza acquirente. “Ho venduto il primo taglio di prezzemolo ad appena 5mila euro mentre ho speso sui 10mila quindi non ho neanche recuperato i capitali investiti, negli anni scorsi riuscivo a incassare sui ventimila euro. Andava bene, poi è stata una discesa continua. I commercianti non si vendono più in campo, diventa difficile vendere e soprattutto vendere bene. Quest’anno, e non si capisce bene il motivo, tanti ettari a sedano sono andati trinciati”.

Incide anche il clima

Fornelli coltiva anche il grano duro. “Altra mazzata quest’anno. Il troppo caldo, non ha fatto crescere bene i campi. Dai 30/40 quintali ad ettaro che si fanno di regola quest’anno ne stiamo producendo 10/15 quintali. Bene o male i campi per quanto riguarda gli ortaggi siamo riusciti a farli, la resa c’è stata. E la vendita che ci ammazza”.

Spiegazioni? “Il prodotto è arrivato tutto insieme sul mercato e i commercianti avevano più scelta, poi c’è tanta merce dall’estero”.

L’alternativa? “Trasformare tutta l’azienda in uliveto, i costi incidono meno e poi negli orti il lavoro è più usurante . Vendendo olive e olio  hai più chance di vendere e di avere una remunerazione rispetto ai capitali investiti e al lavoro fatto. Anche i mandorleti qui stanno prendendo piede”.

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