Trinciato il prezzemolo per mancanza di acquirenti, si sta pensando di cambiare coltura: “Ora vanno uliveti e mandorleti “. A parlare da Andria, in Puglia, è Ciro Fornelli con 10 ettari dedicati agli ortaggi. Viste le condizioni di mercato precarie anche per cicorie, sedano, bietole l’imprenditore vuole estendere i 15 ettari già dedicati a uliveto, oppure sperimentare il mandorlo, lasciando perdere le verdure. Una storia simile a quella di diversi altri agricoltori pugliesi che non riescono a rendere remunerative le loro attività agricole.
Su Tiktok le storie di trincia delle verdure invendute
Suilsocial dedicato ai video gli agricoltori pugliesi caricano le immagini dedicate alla trincia che solca i campi delle verdure rimaste senza acquirente. “Ho venduto il primo taglio di prezzemolo ad appena 5mila euro mentre ho speso sui 10mila quindi non ho neanche recuperato i capitali investiti, negli anni scorsi riuscivo a incassare sui ventimila euro. Andava bene, poi è stata una discesa continua. I commercianti non si vendono più in campo, diventa difficile vendere e soprattutto vendere bene. Quest’anno, e non si capisce bene il motivo, tanti ettari a sedano sono andati trinciati”.
Incide anche il clima
Fornelli coltiva anche il grano duro. “Altra mazzata quest’anno. Il troppo caldo, non ha fatto crescere bene i campi. Dai 30/40 quintali ad ettaro che si fanno di regola quest’anno ne stiamo producendo 10/15 quintali. Bene o male i campi per quanto riguarda gli ortaggi siamo riusciti a farli, la resa c’è stata. E la vendita che ci ammazza”.
Spiegazioni? “Il prodotto è arrivato tutto insieme sul mercato e i commercianti avevano più scelta, poi c’è tanta merce dall’estero”.
L’alternativa? “Trasformare tutta l’azienda in uliveto, i costi incidono meno e poi negli orti il lavoro è più usurante . Vendendo olive e olio hai più chance di vendere e di avere una remunerazione rispetto ai capitali investiti e al lavoro fatto. Anche i mandorleti qui stanno prendendo piede”.