13 ottobre 2023

Sicilia Avocado: “Bene il mango, il litchi si vende all’estero”

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Sofferto il caldo a dicembre, sofferta la pioggia a primavera e ancora tanto caldo nell’estate che si è prolungata fino all’autunno. Clima ostile anche per il mango siciliano ma come spiega a myfruit.it Andrea Passanisi, fondatore di Sicilia Avocado,  nonostante gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, la stagione resta in territorio positivo.

Problemi a dicembre e primavera

Il gruppo siciliano mette insieme 43 aziende impegnate sull’esotico con nove che coltivano mango su 24,5 ettari. “Abbiamo registrato problemi meteo soprattutto a dicembre e in primavera e si sono così creati dei deficit, ma abbiano superato le 150 tonnellate. Alla terza settimana di settembre eravamo a oltre 140 sembra poco ma è un dato significativo – sottolinea il manager  – Un buon risultato viste le condizioni raggiunto grazie alla buona gestione agronomica in campo“.

Si è gestita l’emergenza. “Abbiamo avuto  buone rese che hanno permesso la compensazione di alcune criticità”.  Sul lato qualità? “Si è  commercializzato su piattaforma Gdo un prodotto a  18 gradi Brix, colorato, bello da vedere, da 350 grammi a salire“. Tutti elementi positivi.

Il mercato? “Da Roma a salire verso il nord nelle maggiori insegne nazionali, abbiamo anche fatto private label. Senza dimenticare la piattaforma online con 70mila utenti aperta 12 anni fa”. Quantità alla fine positiva, buona la qualità e quotazioni soddisfacenti: “Una media di vendita sopra i 5 euro il chilo, abbiamo fatto meglio della Spagna che si è presentata con meno produzione. Raccogliamo i frutti di una buona programmazione e di un’attenzione costante alla qualità, confezioniamo ogni singolo frutto. In questo modo puntiamo a un livello alto che ci permette di redistribuire un valore più alto alle aziende agricole”. La campagna? “Abbiamo altre due settimane, stiamo anticipando alcune varietà visto le per temperature molto elevate”.

Serve massima professionalità

C’è attenzione al prodotto, confermano i consumi in crescita per l’esotico ma Passanisi avverte: “Non è tutto oro ciò che luccica, l’esotico sta scalando il paniere ma i prezzi non sono sempre premianti,  ricordo che siamo in una situazione di crisi con l’economia che sta vivendo alti e bassi”. Negli ultimi anni il consumo è cresciuto. Pensiamo all’avocado: “Un frutto versatile, si usa in cucina come vegetale, si vende tutto l’anno ma il consumo più alto è in autunno/inverno e primavera. Stimo ancora altri  7/8 anni di crescita, ma se cresce la domanda aumentano pure le produzioni.  Non bisogna dare niente per scontato. Si deve elaborare una comunicazione che punti sull’origine italiana. Da fine ottobre a maggio/giugno offriamo identità e non parlo  solo di Sicilia Avocado ma del tropicale siciliano e italiano. Elemento da valorizzare con la qualità perchè dall’estero arriva un buon prodotto”.

Pronti per l’avocado,  litchi vola in Austria

Le altre produzioni esotiche siciliane? “Con l’avocado partiremo fra tre settimane, tra fine ottobre e novembre. Stiamo attendendo l’analisi sulla sostanza secca e poi si parte con la programmazione. Si prevede una produttività inferiore ma compensiamo su 43 aziende agricole c’è chi produce di più e chi meno”.

Il litchi si vende bene in Austria

C’è anche il litchi. “Venduto in Austria e, come l’anno scorso, è andato bene. Sul passion fruit si sta prendendo consapevolezza. Era un frutto da partiva Iva, da cocktail e trasformazione, negli ultimi anni sta salendo sui banchi. Da nicchia per l’Horeca a consumo casalingo”.

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