La risposta a questa domanda è, per ora, prematura per il mercato italiano ed europeo – ancora per quanto? – ma negli Stati Uniti, invece, è decisamente attuale. Sebbene, infatti, il primo supermercato in carne ed ossa di Amazon sia appena nato e si trovi solo a Seattle – i prossimi due punti vendita sono previsti, anche se non si sa quando, a San Francisco e a Chicago – una certa apprensione è comunque presente nel super competitivo mercato a stelle e strisce.
A chiedere ad un campione di 1000 consumatori americani se sarebbero disposti a fare la spesa all'interno di un Amazon Go se fosse vicino a casa propria, è stata la società di marketing Digital Third Coast per conto dell'azienda Schorr Packaging, che opera nel settore degli imballaggi e del packaging negli Stati Uniti.
Tra i risultati emersi dall'indagine, l'interesse nei confronti dell'ormai noto supermercato senza casse è evidente: il 75% degli intervistati si è detto estremamente interessato a provare questa nuova esperienza di spesa e il 25% si è detto disposto a spendere di più per i prodotti presenti qui pur di non fare la fila alle casse. La presenza o meno dei propri marchi preferiti in vendita in questi supermercati sembra essere non essere così importante poiché per il 75% degli intervistati non è determinante nella scelta.
Quando è stato chiesto quale svantaggio vedono nel fare la spesa in un Amazon Go rispetto ad un supermercato tradizionale, il 34% ha citato la mancanza di poter usare coupon, a seguire (29%) la mancanza di scelta, la mancanza di interazione sociale (24%) e l'impossibilità di pagare in contanti (12,5%).
I più scettici? Sono, come probabilmente era prevedibile, i cosiddetti Baby Boomers: il 30% di loro ha detto che non farebbe la spesa in un Amazon Go anche se si trovasse in una posizione comoda.