Continuano gli ampliamenti e le razionalizzazioni dei prodotti a listino di Sipo, storica azienda italiana nata negli anni ’50 come impresa agricola familiare e oggi tra le prime realtà italiane della produzione ortofrutticola nel settore degli ortaggi.
Dopo il recente lancio dei datterini colorati della linea Sipomodoro sono ora i funghi freschi coltivati Sapori del mio Orto ad ampliare la gamma del confezionato per il canale retail.
Il restyling è stato pensato proponendo la linea in due segmenti distinti per tipologia di lavorazione e servizio: interi mono ingrediente e affettati. Gli affettati sono tagliati a mano e riguardano solo il cuore del fungo, rappresentando un prodotto premium. La linea è formata da sette varietà - Cardoncello, Champignon bianco, Champignon crema, misto funghi, Pioppino, Pleurotus e Portobello - già puliti e sgambati, disponibili in grammature da 250 grammi per gli affettati e 300 grammi per gli interi. Nella nuova etichetta i claim riguardano le proprietà organolettiche dei funghi.
Novità sul packaging
La linea è distribuita nel pratico vassoio in Pp5 per dare trasparenza al prodotto e fornire al consumatore la possibilità di vederne il contenuto. Inoltre questo pack garantisce ai prodotti un migliore mantenimento delle caratteristiche organolettiche, rispetto al precedente formato in cartoncino.
“Inoltre per quanto riguarda l’impatto ecologico - dichiara Riccardo Giacomini, development manager di Sipo - uno studio recentemente pubblicato del gruppo Aware del Politecnico di Milano ha dimostrato che gli imballaggi in plastica, specialmente se riciclati, rappresentano una soluzione ecologica valida e spesso superiore rispetto ad altre alternative".
"Demonizzare la plastica e le sue applicazioni nel packaging è dunque razionalmente e ambientalmente ingiustificato, mentre promuoverne l’uso e il riciclo può contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale. Inoltre su alcuni prodotti freschi - conclude Giacomini - la plastica garantisce un miglior mantenimento del prodotto e una più lunga vita rispetto alla carta, soprattutto nei casi dove si sviluppano umidità e vapore acqueo che influiscono sul degradamento”.
Fonte: Sipo