Dopo il via libera del Parlamento Europeo (369 sì, 225 no e 31 astensioni) all’accordo con il Marocco che liberalizza, almeno in parte, il commercio di prodotti agricoli e della pesca (eliminato il 55% delle tariffe doganali sui prodotti marocchini e il 70% delle tariffe dell’Ue in 10 anni), non sono mancate le reazioni da parte del mondo agricolo italiano. Coldiretti, Cia, Confagri e Copagri parlano di “accordo vergognoso” con effetti devastanti per l’agricoltura italiana. Nonostante, infatti, il Commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos sostenga sia stato un “accordo equilibrato” e rassicuri sui prodotti ortofrutticoli, poiché produzioni europee come quelle di pomodori, zucchine cetrioli, aglio, clementine e fragole, non dovrebbero essere liberalizzate dopo questo accordo, altri, come riporta la Gazzetta del Sud, a partire dall’europarlamentare Rosario Corcetta (PD), puntano l’indice sugli interessi delle industrie del centro-nord europeo e sull’assenza di sicurezza dei prodotti che verrebbero importati dal paese nord-africano.
Secondo le organizzazioni agricole italiane i rischi sarebbero anche sui prezzi più bassi e concorrenziali del Marocco rispetto a quelli delle regioni meridionali italiane: per esempio, arance a 17 centesimi al kilo, limoni a 15 e zucchine a 40.
19 febbraio 2012
Sofferto accordo Ue-Marocco sul libero scambio
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