La coltivazione di noci è in grande sviluppo in diverse parti del mondo e ora anche l'Italia sta cercando di dare il suo contributo. A Santa Bianca, una frazione del comune ferrarese di Bondeno, nascerà infatti il più grande noceto italiano, che si estenderà su una superficie di circa 170 ettari. A darne notizia in questi giorni è un servizio de Il Sole 24Ore, dove si riporta tra l’altro: “Debutterà quest’anno, con la fine dei lavori sull’ultimo lotto e i primi impianti (per l’entrata in produzione si prevedono 4 anni) a Santa Bianca, frazione di Bondeno, territorio orfano della bieticoltura dismessa dopo la riforma europea del mercato dello zucchero dieci anni fa.
Sarà gestito da Areté, società di studi economici specializzata nell’agribusiness, che ha seguito il fondo Idea Agro (che fa capo a DeA Capital Alternative Funds ) nell’investimento da 10 milioni in un settore in forte crescita e che vede l’Italia ampiamente deficitaria (la produzione nazionale copre appena un quinto del fabbisogno). L’investimento è stato effettuato attraverso una società di scopo, Agro Noce Srl, appositamente costituita e al 100% di Idea Agro, che ha acquistato nell’agosto scorso i 170 ettari in corpo unico a Ferrara. L’operazione di livellatura dei terreni, prerogativa sia per la regimazione delle acque che per le operazioni di impianto e gestione agronomica del noceto, consentirà di applicare le più avanzate tecniche di coltivazione per garantire rese e qualità del prodotto, e una struttura dei costi in linea con quelle dei principali produttori mondiali, come Francia e Stati Uniti”.
“Areté lavorava da tempo al progetto – spiega Enrica Gentile, amministratore delegato della società – e lo ha presentato a inizio 2019 al fondo d'investimento Idea Agro, che lo ha approvato e ha affidato a noi la sua realizzazione”. Presidente e ad di Agro Noce sarà lo stesso presidente di Areté Mauro Bruni.
L’Italia è tra i principali importatori mondiali di noci, un mercato che è raddoppiato negli ultimi dieci anni. La produzione mondiale di noci, secondo le stime dell’Usda, è di circa 2 milioni di tonnellate annue. Gli Usa sono il maggiore player mondiale: seppure con una produzione inferiore a quella cinese, coprono quasi il 60% dell’export globale.