27 aprile 2022

Sostenibilità in campo, in arrivo un milione per macchine e attrezzi

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Un contributo alle imprese agromeccaniche per acquistare macchinari per l'agricoltura di precisione, con l'obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera e favorire processi più sostenibili nella gestione di effluenti zootecnici, fertilizzanti e antiparassitari.

Lo prevede il bando approvato dalla Giunta regionale dell'Emilia Romagna che mette a disposizione risorse per un milione di euro.

Potranno partecipare le aziende iscritte all'albo delle imprese agromeccaniche, istituito dalla Regione per favorire la qualificazione della professionalità. Il settore delle macchine agricole in Emilia-Romagna è uno dei principali del comparto meccanico nazionale, il primo polo produttivo di attrezzature agricole in Italia e tra i più importanti a livello europeo.

“Il bando – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi – è il primo di questo tipo, e nasce dall'esigenza di accompagnare e sostenere un settore che vede un importante impiego nel nostro territorio. L'acquisto di macchinari e attrezzature tecnologicamente evoluti è un passaggio imprescindibile per le imprese agromeccaniche, per migliorare sostenibilità e competitività. Siamo al loro fianco per sostenere le attività meccaniche legate all'agricoltura di precisione del nostro territorio”.

I dettagli del bando

Il contributo regionale è fissato al 40% della spesa ed è cumulabile con eventuali crediti d'imposta fino al raggiungimento del 100% del valore dell'investimento. Quest'ultimo non potrà essere inferiore a diecimila euro al netto dell'Iva. Il valore massimo della spesa ammissibile non potrà superare i 200mila euro.
Nella stesura della graduatoria sarà data priorità a spandi-liquami provvisti di dispositivi d'interramento, altri macchinari di precisione per la gestione e la distribuzione di antiparassitari, di fertilizzanti chimici e per il diserbo.

Le domande saranno ordinate sulla base delle superfici soggette a spandimento e alle superfici ricadenti in zone vulnerabili ai nitrati.

Fonte: Regione Emilia Romagna

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