04 marzo 2019

Spagna, record di importazioni di frutta e verdura nel 2018

55

In Italia il campanello di allarme circa la crescita delle importazioni di frutta e verdura (negli ultimi venti anni +142,5% a valore per circa 1 milione di tonnellate di prodotti in più. Fonte: Fruitimprese) è presente già da tempo e accanto a questo suona anche quello dell'export che, secondo gli ultimi dati di Fruitimprese e relativi ai primi nove mesi del 2018, fanno registrare un -12% in quantità e un -3,5% a valore.
Ma anche in Spagna, nostro storico competitor sui mercati internazionali, nonché esportatore nel nostro, comincia a sorgere qualche preoccupazione per quanto riguarda l'importazione frutta e verdura.

LogoFepexNel 2018, infatti, è record di importazioni in terra iberica secondo i dati diffusi dal Fepex, la federazione spagnola che riunisce gli esportatori di frutta e verdura: +8% a volume e +9% a valore, con il raggiungimento di valori record pari a 3,3 milioni di tonnellate e 2.757 milioni di euro.

“I dati sulle importazioni riflettono un massimo storico in termini di volume e valore ed è il risultato della continua crescita degli ultimi anni, trainata in gran parte dalla globalizzazione delle importazioni” commenta Fepex.

Tra gli ortaggi, se le patate continuano ad essere il prodotto più importato e anche l'anno scorso sono cresciute di quasi il 5% – questo prodotto rappresenta il 35% di tutte le importazioni spagnole di frutta e verdura e il 56% degli acquisti di verdura – l'anno scorso in realtà la gamma di orticole provenienti da altri paesi è aumentato: fagioli verdi +28%, cipolle +63%, zucchine +40,6%. Tutti dati che risultano in crescita anche osservando gli ultimi cinque anni. Per quanto riguarda la frutta, banane +19%, ananas +6%, avocado +32% e, sebbene con quantità decisamente minori, balzo in avanti anche per la categoria dei berries, con lamponi +47% e mirtilli +27%.

Secondo la Fepex l'aumento non solo delle quantità, ma soprattutto delle tipologie di prodotti importati in Spagna e dei Paesi di origine deve far riflettere e “dimostra la necessità di applicare misure per migliorare la competitività di alcune colture“.

Nella foto in alto, il reparto ortofrutta di un supermercato Mercadona

Potrebbe interessarti anche