Il settore ortofrutticolo, in generale tutto il sistema agroalimentare italiano, è bloccato dalla mancanza di manodopera. La ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha aperto il dialogo con la Romania per poter disporre di lavoratori stagionali (vedi nostro articolo), ma i problemi legati alle normative sul contenimento del virus, al rispetto dei diritti dei lavoratori e, anche, all'assistenza sanitaria degli stessi dipendenti e al peso sul sistema ospedaliero stanno complicando le cose. Ma, sempre dalla Romania ora potrebbe arrivare la soluzione.
Lo rivela ad Askanews, Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania. La più anziana e innovativa tra le associazioni confindustriali all'estero propone un protocollo di collaborazione a garanzia di imprese e dipendenti in tempi di coronavirus, grazie a un pacchetto di assistenza a tutto tondo, “Impresa Famiglia & Oltre“, un progetto ideato proprio da Confindustria Romania con la collaborazione di Mutua Mba, la più grande mutua italiana per numero di associati.
Si parla di circa 100mila lavoratori impiegati ogni anno nel settore agricolo italiano che arrivano dalla Romania, forza lavoro non trascurabile e che garantisce da anni le operazioni del settore.
“Nell'ambito dell'emergenza coronavirus ci sono tre problemi: il primo è che i governi in maniera autonoma hanno applicato misure di contenimento e quindi hanno imposto lo stop alla movimentazione delle persone, sia all'intero, sia al di fuori dei confini. Il secondo problema è che ogni Stato ha affrontato l'emergenza in tempi diversi, con limitazioni in progress: la Romania di oggi è l'Italia di metà febbraio. E, terzo, la movimentazione dei lavoratori tra Stati potrebbe avvenire, ma se avesse un impatto quasi zero sul sistema Paese che riceve e impiega“, spiega in premessa Bertola, che con la Confindustria che dirige tutela anche gli interessi di Confagricoltura in Romania.