21 giugno 2012

Stagionalità e geografia delle angurie in Italia.

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In Italia nasce nel 2000 dalla fusione di società già operanti sul mercato italiano: 200 milioni di euro di fatturato l’anno scorso, 400 dipendenti tra Milano, Casalmorano (CR) e Foggia. È la Syngenta, con sede centrale a Basilea, in Svizzera, colosso ai vertici del settore degli agrofarmaci e al terzo in quello delle sementi, con 26mila collaboratori impiegati in più di 90 paesi nel mondo. Interlocutore, quindi, d’eccezione per parlare, in questo caso, di angurie: “Il calendario di produzione si apre con quelle di serra in Sicilia nella prima metà di maggio ed in Campania/Lazio nella seconda metà, sempre dello stesso mese” ci dice Giuseppe Circella, Portfolio Manager Cucurbitacee. “Si prosegue poi in giugno con le produzioni protette del Centro-Nord Italia, quindi si passa a quelle più importanti, in pieno campo, di luglio e agosto in molte regioni. Infine, la coda di stagione in settembre”. Ma come si configura la geografia delle angurie in Italia e quali le produzioni più importanti e tradizionali per uno dei frutti estivi più amati nel nostro paese? “Certamente l’area del mantovano con produzioni sotto tunnelino e quella del ferrarese, a pieno campo. In centro Italia a Viterbo (tunnellino e pieno campo) e Latina (serra). Infine, nel Sud Italia troviamo la zona della Piana del Sele nel salernitano (serra), il Salento in Puglia (tunnellino e pieno campo), il metapontino (tunnel/pieno campo) e la Sicilia (serra).

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