Lasciata alle spalle una stagione cerasicola da dimenticare, è ottimista Giacomo Suglia, presidente di Apeo, Associazione produttori esportatori ortofrutticoli, per la oramai prossima campagna dell'uva da tavola. I numeri ci sono – 700mila le tonnellate che la Puglia metterà sui banchi della Gdo – e la qualità pure: “Inizieremo a luglio – esordisce – e siamo molto ottimisti, per ora la qualità del prodotto è eccellente. Mi preoccupa di più la reazione dei consumatori: troppa incertezza dovuta a quello che abbiamo vissuto in questi mesi e troppi litigi da parte della politica. Servirebbe, invece, programmazione”.
Disastro ciliegie, serve l'intervento delle istituzioni
“E' appena finita la campagna delle ciliegie – prosegue Suglia – e ci lasciamo alle spalle una stagione che, a causa delle gelate, della pioggia e, anche, del vento, ha perso il 70% della produzione. Certo, per il 30% rimasto, peraltro di qualità ottima, i prezzi sono stati alti, ma non sufficienti a coprire le spese”.
Un progetto per l'ortofrutta italiana
“Sarebbe necessario un intervento della politica regionale – prosegue – Occorre inserire negli aiuti le coperture degli impianti di ciliegie, il che avrebbe ricadute positive, seppur indirette, su tutto il territorio; finalmente potremmo fare programmi con la Gdo, esattamente come facciamo con l'uva da tavola che, essendo tutta protetta, non dà problemi”.
Dunque, secondo Suglia, occorrono interventi a livello istituzionale e non solo per le coperture. La politica, a suo avviso, dovrebbe intervenire per tranquillizzare il consumatore che, causa pandemia, vive un momento di profonda incertezza: “Servono la programmazione e l'intervento delle istituzioni, anche a livello europeo. La qualità dei prodotti italiani è riconosciuta a livello mondiale, ma vanno valorizzati; io credo che serva un progetto per l'ortofrutta italiana, sarebbero utili investimenti in comunicazione per veicolare la valenza delle nostre produzioni anche in termini sanitari e ambientali”.
I primi stacchi di Vittoria sono irrilevanti, si parte a luglio
Detto questo, grande aspettativa per l'uva pugliese che pesa per il 70% rispetto ai volumi complessivi (100mila tonnellate) che Sicilia e Puglia fanno ogni anno, posizionando l'Italia al terzo posto dei produttori mondiali: “Quest'anno inizieremo la campagna dell'uva da tavola nella prima decade di luglio, con la Black Magic, per poi proseguire fino a dicembre con tutte le altre varietà, prima la Vittoria, poi quelle senza semi – spiega – La Vittoria già raccolta? Si tratta forse di una pedana: le quantità sono irrilevanti, anche in Sicilia hanno appena iniziato”.
Nessun dubbio circa la qualità: “Al momento il prodotto è ottimo, siamo speranzosi. Ma – conclude – l'incognita è la remunerazione: ripeto, occorre tranquillizzare i consumatori”.