31 maggio 2024

Sulla strada fragole a 20 euro. Un prezzo giustificabile?

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Fragole a 20 euro. Comprate a bordo strada da un produttore. Il luogo specifico dell’acquisto non è fondamentale, importante è il tema.  La bancarella offriva una varietà di prodotti, almeno una 15ina, suggerendo che non tutti fossero di produzione propria. Ma è più che comprensibile che si cerchi di garantire un buon  assortimento. Giusto fidelizzare il cliente e non si può produrre di tutto.

La venditrice ha subito premesso che “le fragole sono prodotte senza l’uso di prodotti chimici, direttamente nella nostra azienda agricola” e, prima dell’acquisto, ha offerto spontaneamente la possibilità di assaggiare il prodotto. Ottima mossa.  Tutto bene, frutti profumati e buon sapore, ma il prezzo è giustificato?

Analisi del prodotto

La confezione di plastica conteneva 700 grammi di fragole, una quantità esagerata per quella vaschetta e i frutti si  schiacciavano l’uno sull’altro. Risultato? Qualche fragola è finita nella spazzatura. Il prodotto esteticamente molto vario: non tutte le fragole erano belle da vedere.  Insomma, non tutte buone per fare una crostata o altri dolci dove anche l’occhio vuole la sua parte. Sebbene il gusto sia l’elemento fondamentale, pagare 20 euro il chilo le fragole non è un acquisto completamente soddisfacente.

Considerazioni sul contesto agricolo

È chiaro che le aziende agricole stanno affrontando sfide significative. I cambiamenti climatici rendono difficile programmare la produzione, mentre i costi dei fattori di produzione sono diventati pesanti in questi ultimi anni. Questi elementi influiscono inevitabilmente sul prezzo finale dei prodotti agricoli e forse i 20 euro ci possono anche stare.

Il prezzo  potrebbe sembrare eccessivo per alcuni consumatori, soprattutto considerando anche il servizio approssimativo offerto. Alla buona, anche se può essere piacevole il contatto diretto con il produttore. Difficilmente in altri contesti fanno assaggiare il prodotto.  Tuttavia, se consideriamo il fatto che queste fragole sono prodotte senza l’uso di sostanze chimiche e che sono il risultato di un lavoro agricolo intenso e sempre più complicato dalle condizioni climatiche, il prezzo potrebbe trovare, quindi, una giustificazione.

La valorizzazione dei prodotti: organizzare la vendita diretta?

Resta da chiedersi se lo spontaneismo sia la ricetta giusta per valorizzare i prodotti agricoli, anche se non mancano esperienze come quella di Coldiretti della vendita diretta organizzata. L’attenzione alla qualità e alla sostenibilità è fondamentale, ma potrebbe essere necessario un approccio più strutturato per garantire che i produttori possano ricevere un giusto compenso senza scoraggiare i consumatori con prezzi non abbordabili. Consumare 10 chili di fragole in due mesi, circa un chilo la settimana, costerebbe 200 euro. Non tutti se lo possono permettere. E non parliamo di primizie.

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