La legge sulle liberazioni promulgata in primavera dal capo dello Stato sulla base delle decisioni del governo Monti e ratificate dal parlamento, fra le tante cose permette agli operatori del retail di scegliere liberamente anche gli orari delle aperture di negozi. Per capire gli umori del pubblico (e pertanto del mercato) abbiamo messo online un mese fa il sondaggio qui sopra visualizzato.
Penso che i risultati evidenziati parlino chiaro: c’è una forte richiesta da parte dei nostri lettori di maggiori servizi da parte della distribuzione al dettaglio. È indicativo che dopo un inizio timido dei sì (di poco sopra il 50%), queste affermazioni favorevoli hanno preso una strada, lentamente ma decisamente, verso l’alto per arrivare all’odierno 68,6 percento. Ammettiamo pure che fra i nostri amici non ci siano molti dipendenti di grossi retailers, così come il numero di lettori proprietari di esercizi commerciali nei centri storici non pensiamo sia così alto. Ma anche se al posto del 68 percento ci fosse solo un 58 percento, il dato fondamentale non cambia: se si vuole essere orientati al mercato queste aperture non devono rimanere solo sulla carta. Fra l’altro vengono già praticate da anni in paesi che non stanno poi tanto peggio di noi: USA, Inghilterra ed diversi altri.
