01 agosto 2017

Susina Metis, buon riconoscimento economico ai produttori

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La vendita, che è iniziata a luglio e terminerà a fine settembre, delle susine Metis® vede due protagonisti in Italia, gli unici a coltivarla, Minguzzi e Granfrutta Zani (vedi qui). Quest'anno la produzione è caratterizzata da qualità eccellente e da volumi interessanti, nonché, aspetto certamente non secondario, consente ai produttori di ottenere un buon riconoscimento economico e “questo significa poter reinvestire e dunque continuare a migliorare le coltivazioni” afferma Raffaele Bucella, responsabile commerciale mercato Italia di Granfrutta Zani.

La storica azienda romagnola possedeva già ettari dedicati alle susine ma ha posi sentito la necessità, condivisa anche dal mercato, si svecchiare questo frutto. “Frutti di diverso colore erano presenti nei banchi dell’ortofrutta, ma differenti gradazioni di dolcezza complicavano l’assaggio e dunque il consumo – continua Bucella -. Abbiamo così abbracciato il progetto Metis® per cercare di giungere a un’esperienza gustativa di eccellenza e uniforme. Insieme ai tecnici abbiamo selezionato le varietà più valide, capaci di garantire rese adeguate. Dopo dieci anni, Metis oggi è diventata grande e si è trasformata in un brand riconosciuto e apprezzato”.

Da Granfrutta Zani la raccolta inizia a giugno e termina alla fine di settembre: le varietà sono, mese dopo mese, differenti esternamente (nere, striate, rosse), anche se il gusto è sempre uguale e particolarmente dolce poiché  commercializzate con almeno 14 gradi Brix. Il calibro della pezzatura, affinché la susina diventi Metis®, deve poi essere come minimo pari a 45 mm. La coltivazione delle susine Metis®, in Italia, è unicamente in Emilia Romagna, tra le province di Ravenna e Faenza e quest’anno la produzione totale è stata importante, pari al doppio dei quintali dello scorso anno. Quattro le tipologie di prodotto in commercio: la mora Oxy, dalla polpa rosso passione e buccia scura, la solare Tonic, con buccia rossastra e polpa gialla, l’esotica Safari, dalla polpa rosacea e buccia tigrata e infine la profumata Aroma, leggermente viola all’esterno e con la polpa tra il giallo e il rossiccio.

I frutti vengono raccolti e conferito a Granfrutta Zani in casse di plastica da 14 chili: giunti in azienda vengono campionati e raffreddati, lavati e spazzolati con acqua. Le macchine dividono poi i diversi frutti per calibro: quelli della giusta dimensione vengono confezionati sulla base delle richieste del singolo cliente, bollinati con adesivo, collocati nei vassoi brandizzati e consegnati alle piattaforme distributive.

Attualmente, Granfrutta Zani ha in produzione 10 varietà, per un totale di 62 ettari che a breve diventeranno 100. Ma il progetto è in fieri: “Testeremo ulteriori varietà, per fare in modo di garantire sempre frutti di qualità eccellente e capaci di soddisfare economicamente i produttori”.

 

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