11 ottobre 2019

Sviluppi positivi per Sant’Orsola. Confermata estraneità in merito alle indagini su infiltrazioni mafiose

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Con un secondo comunicato a firma Silvio Bertoldi, presidente di Sant'Orsola, la cooperativa trentina di Pergine Valsugana, ha precisato ulteriormente la sua totale estraneità relativamente alle indagini su infiltrazioni mafiose svolte dalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento e che hanno portato mercoledì 9 ottobre a iniziative da parte della Guardia del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento tese a scoprire eventuali attività riconducibili a strutture associative di stampo mafioso in Trentino (vedi qui), con particolare attenzione a cooperative agricole nel settore della produzione e commercializzazione dei vini e dei piccoli frutti. Iniziative e indagini che si sono svolte anche in Sicilia.
“I media hanno scritto del fatto anche in data odierna (venerdì 11 ottobre, ndr), segnalando con esemplare chiarezza la nostra totale estraneità. Anche media locali (quotidiani della provincia di Trento), che seguono con grande attenzione la vicenda e che oggi la riprendono, segnalando tutti che le attività investigative si sono indirizzate verso altro settore, diverso da quello frutticolo” dichiara il presidente di Sant'Orsola. “La nostra dichiarazione di estraneità, che poteva essere ritenuta esclusivamente di parte, trova ora supporto negli sviluppi delle ultime ore della vicenda.
Infatti:
 -le indagini si sono orientate verso altro settore, quello vinicolo, come abbiamo appreso anche noi dalla stampa in edicola oggi;
 -i controlli sono stati effettuati anche presso la Sca Sant'Orsola in quanto cooperativa trentina che opera anche in Sicilia, dove ha soci conferitori di piccoli frutti, in quella terra per destagionalizzare il più possibile la produzione. Ed anche in Sicilia, come sopra scritto, sono in corso indagini;
 -la Procura in questione ha chiarito che si tratta di un'indagine puramente conoscitiva;
 -non vi sono nomi di indagati, il fascicolo, normalmente aperto, è contro ignoti
 -la medesima Procura ha scritto in un suo comunicato stampa congiunto con il Comando della Guardia di Finanza di Trento di avere preso l'iniziativa <a tutela degli imprenditori trentini virtuosi che, inconsapevoli dell’infiltrazione predetta, operano nell’ambito della produzione di vino e di piccoli frutti>. E la Sca Sant'Orsola fa parte di tali imprenditori virtuosi, come è scritto. Di qui, per inciso, lo sbalordimento della nostra Società agricola nel vedersi coinvolta, suo malgrado. Come già segnalato in un nostro precedente comunicato stampa, ribadiamo comunque la nostra volontà di collaborare strettamente con gli organi inquirenti”.

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