Moglie, marito e figlio: insieme conducono l’azienda di famiglia che negli anni ’70 da realtà geotecnica si è trasformata cambiando indirizzo agricolo puntando in modo deciso al settore ortofrutticolo. Dei 1100 ettari, parte di proprietà e parte in affitto, duecento sono dedicati a cocomeri e meloni, coltivati sia in serra che a pieno campo attraverso il lavoro di circa 90 dipendenti stagionali. Giugno segna l’inizio della stagione delle angurie: “La stagione è stata altalenante: ottima la primavera, poi il freddo e poi ancora il caldo”. Marco Talassi è comunque soddisfatto della qualità, aspetto che, insieme alla cura di tutte le fasi, a partire dalla scelta delle sementi, caratterizza la produzione di un distretto che si è sempre contraddistinto per angurie succose, dolci e dal colore vivo: “La dolcezza dipende da tanti fattori nell’anguria, primo fra tutti la tipologia di terreno. Noi abbiamo molto potassio e questo consente di avere angurie dalla polpa rossa, accesa e viva e dall’ottima dolcezza”. E le varietà di sementi? “Sono ovviamente importanti, insieme ai tipi di concimazione, agli innesti e, come già detto, alla composizione dei terreni e all’andamento stagionale”.
20 giugno 2012
Talassi. Una famiglia per le angurie
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