“Accogliamo con favore l’istituzione del Tavolo Ortofrutticolo Nazionale promosso dal MIPAAF e fortemente richiesto anche dalla nostra Unione Nazionale in quanto l’iniziativa va nella direzione da noi più volte auspicata di porre con fermezza il settore al centro delle priorità strategiche dell’agricoltura italiana per intervenire senza ulteriori indugi su quei fattori che negli ultimi anni ci hanno portato a perdere competitività soprattutto nei confronti di altri paesi europei”. È positivo il commento di Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta, in merito alla notizia dell'istituzione del cosiddetto “Tavolo Ortofrutticolo Nazionale” strumento invocato da parte di tutta la filiera per rilanciare il comparto.
“La perdita di competitività internazionale per le nostre produzioni non è un problema soltanto di oggi in quanto scontiamo inefficienze di sistema che vengono dal passato – commenta Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, sottolineando “l’assenza di scelte di indirizzo nazionale che emerge chiaramente a fronte di problemi orizzontali che coinvolgono l’intera filiera, rispetto ai quali assistiamo sempre più spesso a soluzioni di tipo individuale con risultati non sempre più soddisfacenti, laddove un approccio strategico complessivo da “Sistema Paese” potrebbe sostenere con ben altri esiti la competitività delle nostre produzioni e l’immagine del “Made in Italy”.
“Le relazioni interne alla filiera sono uno dei primi punti tuttora irrisolti e su cui intervenire con decisione in quanto trattandosi di un prodotto fresco ed altamente deperibile le OP hanno esigenza di interfacciarsi in modo semplice e veloce con tutti gli attori economici del mondo della distribuzione e del commercio sia nazionale che estero. Ma carattere orizzontale hanno anche altri temi che esulano dalla sfera di operatività del singolo soggetto: per un settore vocato all’export come il nostro, evidenzia ancora Falconi, temi come la logistica e la movimentazione, le grandi politiche di promozione ed informazione al consumo, le questioni mai risolte delle troppe barriere fitosanitarie tuttora esistenti e l’apertura di nuovi mercati rimangono fattori essenziali su cui intervenire per favorire la nostra presenza sui mercati internazionali.
“Ricordo infine ma non per ordine di importanza, le potenzialità strettamente correlate al rinnovo varietale per soddisfare le richieste nuove ed emergenti dei consumatori o per allargare i periodi di commercializzazione, la gestione delle crisi ricorrenti di mercato e la questione sempre più attuale dei cambiamenti climatici che sono temi irrisolti destinati ad influenzare sempre di più le rese e la disponibilità delle produzioni”
Per non parlare poi del tema della semplificazione burocratica nella gestione dell’OCM in Italia ove rimane ancora un grande lavoro da fare per pervenire ad una reale semplificazione e ad una effettiva uniformità applicativa sul territorio nazionale che rappresentano per noi importanti elementi di competitività.
Tutti questi argomenti a cui molti altri potrebbero essere affiancati – ribadisce Velardo – vanno oltre la sfera di influenza delle singole OP, delle imprese della produzione o degli attori che a vario titolo sono coinvolti nel settore ed inevitabilmente necessitano di un analisi e di un approccio complessivo e condiviso”
“Auspichiamo quindi che il Tavolo ortofrutticolo sia uno strumento per ragionare come Sistema Paese dove sia possibile fare delle scelte ed assumere delle decisioni di indirizzo strategico da perseguire con le politiche di sostegno europeo e nazionale”.