«Siamo soddisfatti, l'Italia penso abbia fatto un'ottima figura e penso si siano poste della basi importanti per i prossimi incontri». È molto soddisfatta Teresa Diomede, produttrice di uva da tavola in Puglia con la sua Racemus di Rutigliano e socia di Apoc, una delle organizzazioni di produttori più longeve del sud Italia che associa più di 850 realtà, dopo aver partecipato al primo incontro del gruppo di contatto tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo sull'uva da tavola che si è tenuto mercoledì 23 ottobre a Fruit Attraction.
Nella delegazione italiana, oltre a Teresa Diomede, anche un'altra “donna dell'ortofrutta”, vale a dire Simona Rubbi del CSO Italy, che ricopre il ruolo di responsabile relazioni internazionali ed istituzionali. Poi Donato Fanelli (coordinatore del comitato uva da tavola dell'Oi Ortofrutta Italia), Giacomo Suglia e Alfio Messina (Fruitimprese), Vincenzo Patruno e Luigi Rizzo (Alleanza cooperativa italiane), Sergio Curci (Cia), Michela Laporta e Salvatore Novello (Unione nazionale Italia Ortofrutta) e Roberto Cherubini (Mipaaf).
«In questo primo incontro, dopo le presentazioni di rito di ognuno di noi, abbiamo parlato di alcuni problemi che dovremo affrontare prossimamente, come la Brexit o quello delle barriere fitosanitarie. Non siamo scesi nei particolari, ma abbiamo elencato i temi che dovremo affrontare nei prossimi incontri. D'ora in poi saremo infatti chiamati a dare una nostra opinione all'interno del gruppo e ci confronteremo insieme per cercare di affrontare i problemi tutti insieme per trovare una soluzione».
Per ora non si conosce luogo e data del prossimo incontro, ma gli esponenti del Ministero hanno proposto l'Italia «Sì, il tavolo dovrà essere itinerante. Sarebbe bello si tenesse proprio in Puglia. Vedremo. Ora è importante mantenere vivo il gruppo, spetta a noi produttori farlo».
«Abbiamo segnalato Teresa perché è un nostro socio che ha la capacità di saper raccontare con accuratezza la storia di questo comparto dell'uva da tavola, nonché la vita di tutti i giorni che fanno i produttori – conclude Rosario Ferrara, direttore coordinatore di Apoc – Perlatro, il merito per il quale Apoc ha lo stand qui al Fruit Attraction di Madrid è proprio di Teresa Diomede; quando entrò a far parte della nostra organizzazione pose come condizione proprio quella di partecipare a questa fiera. Dal 2013 veniamo ogni anno».
Nella foto in alto, da sinistra: Nicola De Santis, responsabile amministrativo Apoc, Teresa Diomede, azienda Racemus e socio Apoc, Rosario Ferrara, Direttore Coordinatore Apoc