È dedicato ai tropicali di Sicilia il progetto Tinfrut che coinvolge 11 aziende agricole di settore, l'Università di Palermo, Agroqualità e Idimed, l'istituto per la promozione e la valorizzazione della dieta mediterranea.
Attraverso i fondi del Psr, il gruppo operativo Tropicali di Sicilia punta a valorizzare e certificare l'intera filiera siciliana assicurando qualità, tipicità e sostenibilità.
Diversificare e innovare
Un'attenzione particolare è dedicata alla possibilità di trasferire innovazioni di prodotto e di processo alle aziende coinvolte.
“Il nostro obiettivo - spiega a myfruit.it Francesca Cerami, segretario generale di Idimed, - è promuovere la corretta alimentazione, soprattutto presso i più giovani. I tropicali oggi rappresentano un elemento importante perché permettono di ampliare la gamma delle possibilità, variando la frutta a seconda della stagione. Sono inoltre ricchi di nutrienti e hanno quindi un ruolo importante nella promozione di uno stile di vita salutare”.
Con l’obiettivo di diffonderne il consumo, il progetto lavora anche sull’implementazione di derivati come farine, succhi, conservati, drink a base di frutta e perfino gelati, valutando l'applicazione di tecniche innovative come sferificazione o crioconservazione.
Sono sempre di più le aziende siciliane che scelgono di puntare sui frutti tropicali rispondendo ad un mercato che ha voglia di novità. Ed ecco quindi che papaia, mango, litchi e avocado made in Sicily non solo cominciano ad avere un ruolo più consistente sul mercato interno, ma vengono anche esportati.
Due i principali areali di produzione: nel Palermitano, soprattutto nei comuni di Terrasini, Partinico e Capaci, e nella zona tra Messina e Catania.
“I prodotti siciliani hanno un grande vantaggio: vengono raccolti maturi ed esportati per via aerea, quindi con tempistiche molto brevi. Questo ne preserva le qualità e li rende particolarmente apprezzati per il loro sapore”, spiega ancora Cerami che racconta anche come, negli ultimi anni, diverse aziende abbiano spostato la propria produzione dagli agrumi ai frutti tropicali per seguire il trend di mercato.
“Questo – aggiunge Cerami – ha permesso di dare vita a una produzione di pregio per le sue caratteristiche organolettiche, coltivata in regime biologico e a chilometro zero”.
Le iniziative
Tante le iniziative realizzate nel corso del tempo. Tra le più recenti, la master class “Tropicali da bere” che si è svolta a fine giugno a Palermo in collaborazione con l'associazione dei barman siciliani per raccontare il possibile uso dei frutti tropicali nella preparazione di cocktail.
"Adesso ci stiamo concentrando sulla produzione di un gelato attraverso l'utilizzo dell'azoto", conclude Francesca Cerami che al terzo simposio della fragola e piccoli frutti di Marsala ha presentato il gelato al lampone del chocolate maker Isidoro Stellino.