Nato vent'anni fa come canale discount di Conad, nel tempo Todis si è evoluto fino a diventare oggi una catena della grande distribuzione organizzata con circa 250 punti vendita dislocati tra Centro e Sud Italia: dall'eredità discount mantiene la scelta di offrire solo prodotti con marchi propri, con alta qualità e prezzi convenienti, ma con caratteristiche da punto vendita della Gdo, come si evince dalla quantità di referenze e modalità espositiva del reparto ortofrutta.
Nel 2018 le vendite di ortofrutta hanno registrato un aumento di circa 2,5%, trainate dai prodotti di IV e V gamma. Non a caso proprio in questo reparto, guidato dal responsabile Pietro Fiore, sono in corso importanti cambiamenti strategici: biologico, prodotti locali, filiera certificata e attenzione ai piccoli produttori, queste le leve su cui punta Todis, come ci spiega Massimo Lucentini direttore generale di Iges, società controllata da Pac2000A Conad e proprietaria dell'insegna.
«Il bio sta crescendo molto bene, stiamo inserendo su tutta la rete particolari espositori in legno, dedicati alla prima gamma bio, identificati da una colorazione diversa, saranno collocati in un'area nel reparto ortofrutta. Abbiamo inoltre inserito un brand di IV gamma bio, per quanto riguarda le insalate».
Tra le novità anche una nuova linea con il brand ‘Todis filiera certificata' su cui la catena sta lavorando assieme ai fornitori. «Nei prossimi mesi uscirà l'assortimento Filiera Certificata che identificherà referenze sottoposte ad una serie di controlli in tutte le fasi della filiera, dalla produzione al confezionamento».
In cantiere anche un progetto che valorizza le produzioni coltivate e raccolte nel territorio del punto vendita attraverso locandine che ne spiegano le caratteristiche mentre è già attivo un progetto legato alla promozione della sana alimentazione tra i bambini: nei reparti ortofrutta è presente un erogatore di frutta a misura di bambino dove i piccoli possono prendere un frutto gratuitamente.