“Stiamo sviluppando nuovi mercati, in particolare Europa, Emirati e Usa, e stiamo lavorando a nuove applicazioni, grazie anche al supporto del mondo della ricerca”. Così, in sintesi, durante Fruit Logistica, il Ceo Daniele Rossi ha spiegato a myfruit.it i nuovi progetti che sta portando avanti con Horto Professional, il sistema di vertical farming dedicato alla coltivazione professionale che occupa lo spazio di un container.
Il debutto a Fruit Logistica
“Per la prima volta debuttiamo a Berlino con il nostro sistema di coltivazione idroponica completamente automatizzato – ha proseguito – Abbiamo portato in fiera il container in modo che i visitatori possano vedere dal vivo e toccare con mano la soluzione che abbiamo messo a punto per coltivare erbe, ortaggi e funghi senza uso di fitofarmaci, in qualsiasi condizione climatica e con un risparmio idrico fino al 90% rispetto ai metodi tradizionali”.
In un container tutto ciò che serve per coltivare
Come aveva già raccontato myfruit.it lo scorso novembre, Horto Professional richiede solo l’allacciamento alla rete idrica e a quella elettrica.
“La macchina – ha ricordato Rossi – gestisce in autonomia tutti i parametri ambientali i quali, grazie a un sistema di intelligenza artificiale, possono essere costantemente verificati. Tra i vantaggi del nostro Horto Professional, da annoverare la possibilità di produrre a ciclo continuo in qualsiasi condizione climatica”.
La sperimentazione sul basilico
Proprio lavorando sui parametri ambientali, Tomatopiù sta portando avanti un progetto con il Cnr di Catania: nella pratica, si tratta di un basilico ad alto contenuto di vitamina B12.
“Variando i parametri – ha spiegato Rossi – mandiamo la pianta in stress controllato. Il risultato è un prodotto arricchito in termini di elementi nutritivi”.
Rese e tempi
La tecnologia utilizzata in Horto Professional è sviluppata e brevettata da Tomatopiù, il che rende la serra completamente industrializzata in ogni sua componente, ma al tempo stesso personalizzabile in base alle singole esigenze. Grazie all’intelligenza artificiale che regola i cicli di produzione, inoltre, è possibile monitorare la coltivazione da remoto, senza necessità di personale specializzato in loco.
Quanto alle rese, un metro quadrato coltivato produce, in media, 80-100 chilogrammi di prodotto all'anno; considerando che ogni modulo è lungo 13 metri e ha una superficie coltivabile di 72 metri quadrati, i conti sono presto fatti: “Il vantaggio di Horto Professional è che si possono installare più moduli, dilazionando l'investimento nel tempo – ha sottolineato il Ceo – Inoltre si può scegliere se governarli con un unico sistema, oppure renderli indipendenti l'uno dall'altro”.
Rispetto al ciclo vegetativo fuori serra, i tempi sono ridotti: circa il 25% in meno rispetto al pieno campo, dunque circa 18 giorni per la rucola, 25 per il basilico.
“Horto Professional – ha concluso Daniele Rossi – può essere alloggiato in qualsiasi magazzino oppure anche all'esterno. In quest'ultimo caso necessita di una sorta di coperta, che naturalmente forniamo noi”.