11 marzo 2024

Trieste: il mercato ortofrutticolo non va in porto

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Confermata l’intenzione di chiudere la sede attuale a due passi dal mare, ma è sfumata l’ipotesi del progetto fresh hub. Un polo del fresco da aprire in zona porto e da connettere con le grandi arterie di comunicazione. A iniziare da quella marittima.

A Trieste abbondano i piani, ma mancano le risorse per una soluzione concreta sulla nuova sede del mercato ortofrutticolo più quello ittico. Il sindaco Roberto Dipiazza e la vice ed assessora al commercio Serena Tonel, però, indicano un percorso alternativo: gli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di via Malaspina.

Mancano i soldi

Oggi si parla solo di ragionamento come si sente dire dai due amministratori  comunali nel servizio giornalistico dell’emittente televisiva locale Telequattro. La vicesindaca Tonel nell’intervista ha sottolineato: “Era un progetto ambizioso quello progettato con l’autorità portuale. Il fresh hub a Prosecco si è rivelata però  una strada impervia e senza i fondi nazionali a cui aspiravamo non è concretizzabile“. Una questione di soldi. “In ogni caso dobbiamo dare una risposta agli operatori e stiamo valutando alcune ipotesi che riteniamo concrete”.

Il sindaco Dipiazza sottolinea la validità degli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di via Malaspina anche per la vicinanza alle più importanti arterie stradali e alla grande viabilità. “L’ipotesi porto l’abbiamo abbandonata perché costava 100 milioni.  Lo spostamento del mercato ortofrutticolo in via Malaspina è valida anche per la presenza del canale navigabile”.

Nei mesi scorsi  il presidente dell’autorità portuale, Zeno D’Agostino, aveva detto: “Stiamo trattando con il ministero dell’agricoltura il finanziamento che ci era stato concesso, quindi, stiamo vedendo se le condizioni sono accettabili“.  Il progetto è naufragato e sul nuovo piano non ci sono ancora i tempi di realizzazione e altre informazioni utili per capire gli scenari futuri del mercato all’ingrosso triestino.

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