Confermata l’intenzione di chiudere la sede attuale a due passi dal mare, ma è sfumata l’ipotesi del progetto fresh hub. Un polo del fresco da aprire in zona porto e da connettere con le grandi arterie di comunicazione. A iniziare da quella marittima.
A Trieste abbondano i piani, ma mancano le risorse per una soluzione concreta sulla nuova sede del mercato ortofrutticolo più quello ittico. Il sindaco Roberto Dipiazza e la vice ed assessora al commercio Serena Tonel, però, indicano un percorso alternativo: gli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di via Malaspina.
Mancano i soldi
Oggi si parla solo di ragionamento come si sente dire dai due amministratori comunali nel servizio giornalistico dell’emittente televisiva locale Telequattro. La vicesindaca Tonel nell’intervista ha sottolineato: “Era un progetto ambizioso quello progettato con l’autorità portuale. Il fresh hub a Prosecco si è rivelata però una strada impervia e senza i fondi nazionali a cui aspiravamo non è concretizzabile“. Una questione di soldi. “In ogni caso dobbiamo dare una risposta agli operatori e stiamo valutando alcune ipotesi che riteniamo concrete”.
Il sindaco Dipiazza sottolinea la validità degli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di via Malaspina anche per la vicinanza alle più importanti arterie stradali e alla grande viabilità. “L’ipotesi porto l’abbiamo abbandonata perché costava 100 milioni. Lo spostamento del mercato ortofrutticolo in via Malaspina è valida anche per la presenza del canale navigabile”.
Nei mesi scorsi il presidente dell’autorità portuale, Zeno D’Agostino, aveva detto: “Stiamo trattando con il ministero dell’agricoltura il finanziamento che ci era stato concesso, quindi, stiamo vedendo se le condizioni sono accettabili“. Il progetto è naufragato e sul nuovo piano non ci sono ancora i tempi di realizzazione e altre informazioni utili per capire gli scenari futuri del mercato all’ingrosso triestino.