Cariche, idranti e lacrimogeni, cortei e slogan, scontri con una troupe di giornalisti in una città presidiata, ma il lavoro non si tocca. Il porto ha avuto dei problemi ma le attività non si sono fermate. Non ci sono state conseguenze su approvvigionamento e scambi al mercato ortofrutticolo di Trieste. Parola di Massimo Vitale, rappresentante dei grossisti triestini. Questo il bilancio di un'altra giornata tesa nella città che proprio oggi ha visto lo scrutinio delle schede con la conferma, siamo alla quarta elezione, del sindaco del centrodestra Roberto Dipiazza nonostante l'incredibile rimonta dello sfidante Francesco Russo. Notizie che non hanno distratto dai loro obiettivi i manifestanti anti green pass attivi da giorni.
Per i grossisti al mercato nessun problema
Per capire la situazione in città e soprattutto le conseguenze per la filiera dell'ortofrutta myfruit.it ha sentito Massimo Vitale, rappresentate Fedagro a Trieste ovvero la federazione dei grossisti. “Al mercato non abbiamo riscontrato dei problemi. Non ci sono stati ritardi con l'approvvigionamento e la distribuzione della merce”. Tutto a posto. I manifestanti si sono concentrati su altri fronti cittadini: vicino al porto e nelle piazze. Fatta salva la viabilità commerciale. Nonostante le file dei camion al porto. Insomma la protesta ha creato sicuramente dei disagi, ma non troppo.
In migliaia in piazza, sciopero fino al 21 ottobre
La contrapposizione tra i manifestanti e la polizia è stata dura e determinata, ma sembra prevalere una protesta dove si vuole evitare la violenza più dura. Come andrà a finire? A Trieste ci sono migliaia di persone determinate a continuare la protesta e lo sciopero andrà avanti fino al 21 ottobre. E' tutta da capire l'evoluzione di questo movimento che in queste ultime elezioni comunali è riuscito pure ad eleggere un consigliere no vax. Tanto movimento, grande visibilità mediatica ma il sistema produttivo locale, almeno fino ad ora, non ha subito conseguenze rilevanti.