17 gennaio 2024

Troppe mele? Dopo la Gdo parola ai produttori

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Troppe varietà di mele, tirate il freno a mano e semplificate l’offerta. Questo l’invito, durante Marca Fresh, nel convegno di SGMarketing, dei rappresentanti della Gdo ai produttori di mele. L’offerta molto variegata è evidente, ma è un bene o un male?  Evitando gli estremi si può  gestire in modo sostenibile questa complessità? Myfruit.it ha dato la parola e il diritto di replica a due esponenti del mondo della produzione: Benjamin Laimer, responsabile marketing di Vip e il collega Hannes Tauberdi Vog.

La mela giusta per ogni stagione

Nello stand di Vip a Marca Fresh  è in evidenza una pubblicazione: “La tua guida varietale. Promuovi la mela giusta per ogni stagione“. Una guida di consigli per i retailer. “Noi diciamo, nel nostro progetto di  supporto, di scegliere la varietà adatta ad un determinato periodo. In questo modo evitiamo di entrare con troppe varietà nello stesso periodo“.

La sostenibilità di una ricca offerta passa, quindi, per un’altrettanto ricca informazione. “Il consumatore non conosce la differenza o il valore aggiunto di una varietà rispetto a un’altra. Abbiamo fatto i compiti a casa,  analizzando ogni singola varietà per poter poi offrire il dettaglio informativo su tutte”. Si legge nel materiale promozionale con le diverse indicazioni e non solo su profumo e  sapore ma anche sulla stagionalità.

 

“Si tratta di un lavoro per supportare il retail. Consigliamo di non inserire troppe varietà nello stesso periodo, ma scegliere quelle adatte. Faccio un esempio concreto: La  SweeTango è una mela molto rinfrescante, bella, croccante e succosa adatta ai primi mesi di campagna. Settembre-ottobre sono quelli perfetti per leia. Ma se vogliamo essere presenti a  fine campagna ci sono altre alternative che permettono di offrire un prodotto per 12 mesi”. Si allunga la campagna, si rafforza la presenza nazionale e si evitano vuoti produttivi e quindi di presenza nel mercato. Si parte con SweeTango, si continua con Ambrosia, poi Envy e a dicembre Yello. A marzo la Kanzi e da aprile fino al periodo estivo la Cosmic Crisp.

Benjamin Laimer indica un’altra  innovazione:  quella del packaging, le confezioni che abbelliscono lo stand  sono eco al 100%. Tutto riciclabile e si può vedere il prodotto valorizzandolo. “Non è un tema che abbiamo sentito ieri, ma  noi siamo convinti che anche questo è un processo di innovazione. Il consumatore  punta sempre di più sul prodotto confezionato e lì dobbiamo trovare soluzioni che siano sostenibili e soprattutto che attirino l’attenzione del consumatore nel punto vendita. Noi siamo sicuri della nostra risposta”. Anche a base di carta e lino.

Innovazione per migliorare la qualità

Anche a Vog c’è una stretta relazione tra stagionalità e distribuzione. Si legge bene, le parole più evidenti, nel sito Internet: “La mela adatta ad ogni esigenza, in ogni periodo dell’anno”.

Hannes Tauber, manager di Vog,  riprende la storia melicola italiana. “A fine degli anni 90 inizio anni 2000, sono state lanciate nuove varietà. Per dire che  l’innovazione varietale  ha sempre fatto parte del nostro mondo e anche di quello ortofrutticolo. Importante che sia così, perché l’obiettivo è  migliorare l’offerta attuale, tenendo conto dell’aspettativa e della richiesta del mercato e  del consumatore. Le varietà introdotte 30 anni fa  oggi, fanno parte dell’assortimento standard di  ogni supermercato“.

 

Un altro passaggio storico. “C’è stata una seconda fase di introduzione di varietà ed innovazione attorno al  2010, con l’introduzione della mela Envy, della mela Kanzi e della mela  Yellow e anche queste oggi le  trovi nei punti vendita. E poi c’è stata una, come dire, esplosione di nuove varietà, anche perché  c’è interesse a  innovare e queste  trovano spazio nello scaffale. Se vengono promosse bene, se vengono commercializzate in maniera professionale, se trovano il consumatore che le acquista e li riacquista si crea un valore aggiunto“.

I consumatori del futuro

Hanno spazio di mercato. “Ma  è anche importante capire qual è sia il consumatore di oggi che quello di domani. Il nostro obiettivo attraverso la strategia di ascolto del  mercato è  capire quali siano le necessità future. Bisogna lavorare in maniera molto professionale, con analisi di di mercato, con ricerca per capire bene le esigenze delle nuove generazioni”.

Bisogna immaginare con professionalità come si svilupperà il mercato anche nei prossimi 10/20 anni. “Portare una nuova varietà sul mercato costa tanto. Un  investimento anche nella risorsa tempo, almeno 15/20 anni servono per portare una nuova varietà sul mercato, altrettanti per stare in campo”.  Insomma la varietà aiuta le vendite, certo bisogna gestirla e soprattutto prepara il futuro.

Innovazione non solo varietale

Hannes Tauber declina il concetto di innovazione: “Può essere anche il marchio, la comunicazione, il modo di commercializzare una mela. Non è solo la nuova varietà, ma tutto quello che ruota  intorno a una varietà”.

Attenzione “non siamo da soli sul mercato, ci sono anche altri. Per questo è importante collaborare ancora di più con la Grande Distribuzione, le istituzioni, le organizzazioni dei consumatori. Si deve essere professionali per trovare gli spazi giusti  stare attenti a  non sovrapporsi con le diverse varietà,  trovare i canali  di vendita e per questo creiamo  una segmentazione della nostra offerta“.  In concreto: “Cerchiamo di dare un supporto e indicare il momento giusto per ogni singola varietà. Una chiave di lettura potrebbe essere quella di indicare il periodo migliore per le diverse varietà, perché non tutte le varietà sono  disponibili per 12 mesi. Alcune sono disponibili per tre mesi, altre per quattro o sei”. Una distribuzione temporale per differenziare con misura l’assortimento.

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