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20 luglio 2024

Ue, confermata von der Leyen. Che sull'agricoltura sterza

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Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione Europea, incarico che ricoprirà fino al 2029.

Nel suo discorso di candidatura von der Leyen ha indicato alcune direzioni precise anche per l'agricoltura: mantere la rotta sul Green Deal (che però si chiamerà anche Clean industrial, industria pulita, ndr), abbattimento delle emissioni del 90% entro 15 anni ma con patti da stringere con i settori produttivi e la garanzia di un giusto reddito per gli agricoltori.

"Il riferimento all'agricoltura nel suo discorso è stato interessante e molto più lungo del solito, in passato non è mai stato dedicato tanto spazio al nostro settore, segno che le proteste di questo inverno hanno pesato - dice a myfruit.it Simona Caselli (nella foto sotto), presidente dell'Areflh, Assemblea delle regioni ortofrutticole europee - Che la parola chiave di questa legislatura sia competitività secondo me è molto significativo e marca una netta differenza rispetto al passato".

"Ora - aggiunge Caselli - molto dipenderà dalle Conclusioni del Dialogo Strategico sull'Agricoltura il cui documento finale dovrebbe essere approvato nella riunione del 27 e 28 agosto prossimi. Sulla proposta finale stanno lavorando in grande riservatezza".


Sostenere la qualità della vita: sicurezza alimentare, acqua e natura

Ma leggiamo allora la parte del discorso di Ursula van der Leyen che riguarda nello specifico l'agricoltura.

"La qualità della vita in Europa dipende dalla disponibilità di una di un approvvigionamento sicuro e accessibile di cibo locale di qualità - ha detto la presidente della Commissione Europea - L'agricoltura è una parte fondamentale del nostro stile di vita europeo e deve continuare ad esserlo. È grazie ai 9 milioni di aziende agricole europee ed al settore agroalimentare che l'Europa ha il cibo più sano e di qualità del mondo. Questa è una risorsa strategica e significa che l'Europa è fondamentale per la sicurezza alimentare globale".

La consapevolezza

"I nostri agricoltori e le aree rurali sono sempre più sotto pressione, dall'impatto dei cambiamenti climatici alla concorrenza globale sleale, dai costi dell'energia alla mancanza di giovani agricoltori e difficoltà di accesso ai capitali. Allo stesso tempo stanno compiendo sforzi enormi per la transizione verde, ad esempio attraverso soluzioni basate sulla natura".

L'impegno

"Voglio continuare a impegnarmi con gli agricoltori, i politici, la società civile, le parti interessate e i cittadini, per costruire un sistema agricolo e alimentare competitivo e resiliente - ha aggiunto - Per questo motivo ho convocato un Dialogo Strategico sull'Agricoltura che presenterà a breve il suo rapporto. Partendo da queste raccomandazioni, presenterò una Visione per l'Agricoltura e l'Alimentazione nei primi 100 giorni, per capire come garantire la competitività e la sostenibilità a lungo termine del nostro settore agricolo, compatibile con il nostro pianeta".

Il reddito equo e non solo

A questo proposito, Von der Leyen ha ribadito comse sia "fondamentale che gli agricoltori abbiano un reddito equo e sufficiente. Non devono essere costretti a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi di produzione. Difenderò sempre una politica di reddito dell'Ue per gli agricoltori europei e farò in modo che il bilancio dell'Ue e la nostra Politica agricola comune siano mirati e trovino il giusto equilibrio tra incentivi, investimenti e regolamentazione".

"Dobbiamo consentire agli agricoltori di lavorare la loro terra senza eccessiva burocrazia, sostenere le aziende agricole a conduzione familiare e premiare gli agricoltori che lavorano in armonia con la natura, preservando la biodiversità e gli ecosistemi naturali e contribuendo a decarbonizzare la nostra economia sulla strada verso il net-zero entro il 2050".

Correggere gli squilibri, proteggere i produttori

"Sosterremo la competitività dell'intera catena del valore alimentare attraverso investimenti e innovazione nelle aziende agricole, ma anche nelle cooperative, nelle nostre imprese agroalimentari e nelle numerose piccole-medie imprese del settore", ha continuato von der Leyen che ha concluso: "Poiché gli agricoltori sono spesso la parte più vulnerabile di questa catena, dobbiamo correggere gli squilibri esistenti, rafforzare la posizione degli agricoltori e proteggerli ulteriormente dalle pratiche commerciali sleali. Insieme, dimostreremo che l'Europa protegge la propria sovranità alimentare e coloro che provvedono al sostentamento di tutti noi".

E ora?

“Vediamo se il lavoro portato avanti da Peter Strohschneider, che coordina il Dialogo Strategico sull’Agricoltura Europea, riuscirà a ridurre le forti polarizzazioni che hanno finora impedito di adottare politiche capaci di migliorare la condizioni degli agricoltori, assicurando nel contempo la difesa della biodiversità e il contrasto al cambiamento climatico”, osserva Caselli. 

“Si tratta di un confronto avviato subito dopo le proteste e che coinvolge tutta la filiera agroalimentare, compreso il sistema distributivo e quello bancario. Le visioni di partenza erano senz’altro molto divergenti e la tecnica del dialogo strategico serve a trovare un terreno comune minimo su cui costruire soluzioni. È evidente che serviranno pragmatismo, saggezza e comprensione della complessità, ma è l’unica strada possibile”. 

“Ricordiamoci che un terzo del bilancio europeo è dedicato all’agricoltura, che andrà difeso ma soprattutto speso bene. Semplificazione e miglioramento della posizione degli agricoltori nella filiera sono ormai imprescindibili”, chiude Simona Caselli.

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