05 febbraio 2021

Uecoop: gli italiani riciclano sette imballi su 10

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Gli italiani riciclano quasi sette imballaggi su dieci (68,3%) al pari dei tedeschi, meglio dei francesi e sopra la media Ue. É quanto emerge da una analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) sugli ultimi dati Eurostat in riferimento alla Giornata contro lo spreco alimentare il 5 febbraio, con la spesa degli italiani composta per grande parte di prodotti confezionati, dalla frutta ai salumi, dalla carne al caffè, dall'olio al vino.

“Se si guarda oltre confine – spiega Uecoop – in Germania si ricicla il 68,5% degli imballaggi, in Francia il 65,7%, in Austria il 65,5% mentre la Spagna con il 68,8% fa appena un po' meglio dell'Italia, mentre il record europeo spetta al Belgio con l'85,3%”.

Il riciclo degli imballaggi, che riguarda materiali come cartone, tetrapak, vetro, metallo, legno e plastica, è uno dei settori strategici delle gestioni dei rifiuti nelle grandi e piccole città – sottolinea Uecoop – con modalità di raccolta più o meno differenziata ma comunque sempre presente accanto ai contenitori per l'umido. Il fatturato del settore packaging nazionale ha superato i 33,5 miliardi di euro nel 2019 secondo un'analisi di Uecoop su dati dell'Istituto italiano imballaggio”.

L'Italia ricicla oltre 9,5 milioni di tonnellate fra cui 399mila tonnellate di acciaio, 51mila di alluminio, 3 milioni e 989mila di carta, 1 milione e 997mila di legno, 1 milione e 54mila di plastica e 2 milioni e 69mila di vetro evidenzia Uecoop su dati Conai al 2019. In Italia nasce 1 nuovo imballaggio ogni 4 vecchi recuperati con il 20% destinato all'uso alimentare secondo un'elaborazione di Uecoop su dati Ispra.

“L'attenzione agli sprechi e il recupero dei materiali sono aspetti strategici della green economy made in Italy che – conclude Uecoop – garantisce al Paese oltre 3 milioni di occupati dai servizi al commercio, dalla produzione manifatturiera all'agricoltura con la capacità potenziale di creare 100mila nuovi posti di lavoro ogni anno secondo l'ultimo rapporto Unioncamere/Symbola”.

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