Life, azienda con sede a Sommariva Perno (Cuneo), rappresenta oggi un vero e proprio punto di riferimento per il comparto della frutta secca ed essiccata. Nel corso degli anni ha tagliato tanti importanti traguardi e oggi continua a essere una realtà primaria anche nella responsabilità sociale d’impresa, con il suo impegno a fianco della Fondazione Umberto Veronesi. E, ovviamente, prosegue anche nell’ambito dell’innovazione.
Di questo e di altro myfruit.it ha parlato con l’amministratore delegato, Umberto Sacchi.
Sacchi, quando nasce Life e qual è la sua specializzazione?
Nel 1940 il cavalier Mario Tibaldi decide di fondare Life, tuttora azienda di famiglia, per la lavorazione di frutta e verdura fresche. Negli anni c’è stato un sostanziale spostamento sul segmento del secco, contestualmente a una notevole evoluzione industriale. A oggi Life è alla terza generazione ed è riconosciuta come uno dei player di riferimento nel mercato nazionale per la selezione e la lavorazione di frutta secca ed essiccata di qualsiasi tipologia, dalla a di arachide alla zeta di zenzero.
Le origini della frutta secca trattata sono varie: Life è sempre alla ricerca di quelle migliori per garantire al consumatore l’esperienza più soddisfacente. Si va quindi dalle colline circostanti l’azienda (con un’attenzione particolare ai prodotti del territorio, come ad esempio la Nocciola Piemonte Igp), fino a coprire la totalità dei cinque continenti.
Come si è chiuso il 2021 e quali le prospettive per l'anno in corso?
Il 2021, anche nel settore alimentare, ha registrato battute d’arresto. Solo per citare alcuni esempi, ci sono state delle ripercussioni della situazione contingente specie in ambito ristorazione e on the go, per via della pandemia, che inevitabilmente hanno toccato anche l’ambito frutta secca. Ora il mercato pare essersi ripreso sotto questo punto di vista, anche se sono presenti altre turbolenze per via dello scenario internazionale.
L’inizio della stagione autunnale-invernale sembra però essere partito bene e siamo certi che possa continuare con questo trend per tutta la stagionalità. In particolare la Gd/Gdo nazionale, con cui Life collabora per la maggior parte del proprio volume d’affari (circa il 75%), è ben intenzionata a prestare attenzione al segmento della frutta secca, comprese le novità stagionali. L’azienda ha la principale vocazione di commercio nazionale, con circa il 10% di export verso Paesi limitrofi. Una particolare attenzione viene dedicata al canale Horeca, che rappresenta circa il 15%.
Quali sono le vostre referenze più performanti? E il prodotto più venduto?
I prodotti più performanti sono sicuramente noci, nocciole, arachidi, pistacchi, prugne e il segmento dello sgusciato, che registra un trend di forte crescita. Particolare attenzione viene prestata alla Nocciola Piemonte Igp, per vari motivi. In primis, proprio perché Life gioca in casa, essendo circondata da noccioleti, sempre più presenti sulle colline di Langhe e Roero. Questo frutto è l’emblema dell’eccellenza territoriale.
Aumenti dei costi: quali azioni state attuando per contrastare questa tendenza?
Life non è un’azienda particolarmente energivora, quindi da questo punto di vista i problemi sono abbastanza contenuti, vanno però considerati gli altri enormi problemi che toccano molti aspetti della filiera e dell’indotto. Siamo per esempio in balia degli aumenti di costi della logistica e delle materie prime. Proprio per questo motivo l’azienda ha deciso di contenere al massimo i costi, per non gravare ulteriormente sul carrello della spesa. Confermiamo la strategia, intrapresa in tempi non sospetti, di avvalerci sempre di più di materie prime nazionali di alta qualità e che hanno un impatto minore sui costi di trasporto, energia, cambio euro-dollaro, ecc. L’auspicio è quello di una normalizzazione, quanto prima possibile, dei costi, per tornare a logiche e pianificazioni di medio periodo.
Quali sono i trend emergenti nel comparto della frutta secca ed essiccata?
La frutta secca sta continuando il suo percorso nella destagionalizzazione, concentrando la maggior parte dei consumi verso il mondo dello sgusciato, come ad esempio su noci, mandorle, nocciole. Si nota sempre più come ormai sia consolidata nella dieta di tutte le fasce d’età. In ogni caso, i consumi legati alla stagionalità hanno ancora un peso decisamente importante verso i prodotti prettamente natalizi, dai datteri ai fichi passando per noci e arachidi in guscio.
Quali novità introdurrete per la stagione 2022/23?
Life si sta posizionando su progetti legati all’origine e alla trasformazione dei prodotti. Sulla prima dimensione anche con il neonato progetto “Frutta a Guscio del Piemonte”, volto a valorizzare le eccellenze regionali italiane, anche avventurandosi in coltivazioni del tutto nuove e sperimentali e coinvolgendo tutti gli attori coinvolti, dagli agronomi ai piccoli produttori, valorizzandone la filiera. Sul secondo aspetto, l’azienda ha da poco lanciato una linea innovativa, chiamata “I Partycolari”, basata su frutta secca leggermente aromatizzata e non fritta, per garantire una nuovissima esperienza di gusto legata ai sapori della tradizione italiana, senza rinunciare al benessere.
Qualche dettaglio in più su “I Partycolari”?
Siamo partiti in settembre, con quattro referenze: Nocciole Tostate e Salate (140 g), Mandorle Tostate e Salate al Gusto Mediterraneo (150 g), Mix Mandorle, Anacardi e Olive (140 g), Noci Tostate al Pesto (100 g). Le referenze della linea richiamano l’italianità, con i sapori più graditi e apprezzati dai consumatori. Olive, olio, rosmarino, salvia e pesto rimandano infatti direttamente ai migliori gusti mediterranei. Altro aspetto importante è la confezione smart: una pratica vaschetta apri e chiudi, trasparente e in plastica riciclata (fino all’80%) e riciclabile al 100%. Questo per andare incontro ad un consumatore, quello della frutta secca, sempre più evoluto e attento alla sostenibilità ambientale del packaging. Il prezzo di uscita consigliato al pubblico è di 2,49€ per ciascuna referenza. Il lancio della linea “I Partycolari” è supportata da una campagna social e dalla realizzazione di materiali Pop, tra cui gli espositori a 5 piani e operazioni dedicate di assaggio prodotto in pratiche bustine monodose omaggio.
Oltre a Fondazione Umberto Veronesi avete altre partnership?
La collaborazione con Fondazione Veronesi è nata nel 2015 e ha portato a progetti concreti, come “Le noci per la ricerca”, che ha permesso finora di riconoscere 19 borse di ricerca ad altrettanti giovani nell’ambito della nutrigenomica con circa 400mila euro destinati a questa causa. Una linea di noci che fa dunque bene a se stessi e alla ricerca scientifica. Inoltre, storico è stato anche il sostegno a Slow Food per la Biodiversità, all’Università di Scienze gastronomiche e a diversi altri partner su vari fronti, dall’ambiente alla ricerca.