«La convenienza resta fondamentale in un discount, però ci sono altri territori nei quali vogliamo crescere. I confini rispetto ai supermercati classici sono sempre più labili».
Ne è convinto Bruno Bianchini, direttore marketing di Penny Market, insegna del Gruppo Rewe in Italia, che abbiamo incontrato alle porte di Milano nella sede centrale di Cernusco sul Naviglio.
Ormai la cosiddetta “shopping experience” dei discount migliora sempre di più e gli assortimenti sono sempre più ricchi con la presenza di prodotti biologici e premium. «Il concetto stesso di discount non appartiene alle nuove generazioni: per loro esistono le insegne e i brand. E noi, più che un discount, siamo Penny».
In questa ridefinizione del concetto di discount si inseriscono nuove priorità, a partire dal ruolo che orami freschi e freschissimi, ortofrutta in primis, hanno assunto: «Per noi sono centrali – prosegue Bianchini –. Nei nostri negozi si entra subito nel reparto ortofrutta, che è diventato un luogo differenziante e al centro del nostro progetto di ristrutturazione che ha coinvolto quest'anno 100 negozi e 60 l'anno scorso. Ma d'altronde è anche un trend: il consumatore cerca il fresco che ritiene fondamentale. È la parte diciamo più “goduriosa” della spesa».
La sostenibilità al centro della mission aziendale
«Per noi è uno dei valori più importanti e sta entrando in modo sempre più importante all'interno delle nostre agende interne» ci spiega Bianchini. La sostenibilità, continua il manager di Penny Market, è presente in molte scelte che riguardano i prodotti in vendita nei negozi, naturalmente, ma non solo. «Abbiamo iniziative che riguardano anche le infrastrutture tecniche, il welfare aziendale con la sostenibilità sociale. Abbiamo una partnership storica con il Banco Alimentare per la gestione delle eccedenze alimentari sia in magazzino che nei negozi, una con la Fondazione Mission Bambini per il sostengo delle famiglie in difficoltà e dei bambini.
Localismo e territorialità
Tra le declinazioni della sostenibilità nei prodotti in vendita rientra anche il concetto di “vicinanza“, che vede anche il reparto ortofrutta protagonista.
«Vogliamo essere un negozio di quartiere e di vicinato per la spesa di tutti i giorni. Ma vogliamo anche essere vicini al territorio nel quale operiamo».
Spazio, dunque, a italianità, regionalità e localismo. «Ormai il cliente ci percepisce come un'azienda italiana». Oggi l'offerta di Penny Market si concentra prevalentemente su prodotti italiani. «Per quanto riguarda i prodotti a marchio abbiamo 800 referenza italiane: sono un valore che comunichiamo in modo chiaro su tutti i nostri packaging».
La linea “Vicino“, lanciata due anni fa, è probabilmente l'esempio migliore di questa strategia che intende valorizzare i prodotti ortofrutticoli locali e la filiera corta. «Si tratta di 50 referenze divise per regione dove la stagionalità gioca un ruolo importante. In questo caso le diverse referenze sono presenti in alcuni punti vendita attraverso una comunicazione che enfatizza e valorizza la storia del produttore che c'è dietro ogni prodotto».
Bio, ma non solo
La scelta di legare una linea biologica a prodotti che possono avere difetti estetici, cercando così di evitare inutili sprechi è una scelta molto precisa sul fronte della sostenibilità. La linea “myBio, Bellezze naturali” rappresenta secondo Bianchini un importante elemento valoriale. «C'è dietro la scelta di legare il biologico alla sostenibilità e alla filiera. Il progetto l'abbiamo lanciato un anno fa (vedi qui) e sta andando decisamente bene perché il consumatore ha capito il concetto. Inoltre tutto il packaging è compostabile in questo caso, quindi può andare nell'umido: è uno sforzo che stiamo facendo con i fornitori che stanno recependo bene.
La sensibilità si sta diffondendo e con essa anche le aspettative da parte di tutti». L'attenzione all'ambiente è presente anche nella linea di prodotti “Natura è”, prodotti al 100% italiani e provenienti da agricoltura integrata. «Sono 50 referenze che valorizzano l'offerta italiana e la biodiversità: sono sempre più apprezzati dai clienti, anche grazie al restyling del packaging».
Gusto fa rima con specialità
Per quanto riguarda il lato premium dell'offerta, la linea di prodotti “Cuor di terra” è probabilmente il marchio, trasversale perché abbraccia non solo il fresco ma che il secco, che meglio interpreta le esigenze dei consumatori che cercano il gusto. «Sono più di 60 referenze che valorizzano le specialità regionali e i prodotti tipici. Anche in questo caso celebriamo la regionalità attraverso vere e proprie chicche del territorio».