07 marzo 2013

Un negozio nel negozio. Il reparto ortofrutta Iper La Grande i.

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Non è la prima volta che dedichiamo tempo all’osservazione del reparto ortofrutta dei supermercati targati “Iper La Grande i”. In passato, infatti, avevamo cercato di capire il posizionamento dell’assortimento ortofrutticolo certificato biologico: questa volta abbiamo spostato la prospettiva nel suo insieme, soprattutto alla luce dell’articolo che la Professoressa Cristina Ravazzi ha dedicato sul nostro sito alle tematiche del Visual Merchandising. Abbiamo scelto il punto vendita milanese in zona Portello (vedi qui): vuoi per la sua posizione, a due passi dai quartieri più centrali, vuoi per la dinamicità di questo negozio, che si è sempre distinto per idee innovative, non ultima il recente ciclo di incontri dal titolo “I Mestieri del Cibo”.

Lo spazio dedicato all’ortofrutta è decisamente importante, sia in termini di spazio che, di conseguenza, di assortimento: isole ben separate a tema, ordinate e pulite e alcuni plus che non è così semplice trovare altrove. A partire dal settore dedicato ai prodotti della IV gamma, costruito e pensato seguendo anche quelle che Cristina Ravazzi nel suo articolo ha definito come “aggregazioni merceologiche”: sicché troviamo le confezioni di funghi secchi inserite nello stesso spazio espositivo, piuttosto che una selezione di oli certificati Dop e ancora una ricco assortimento di zuppe fresche già pronte con a fianco una selezione di crostini. Questa stessa logica si riscontra anche nel libero servizio: l’esposizione, per esempio, dei carciofi, ricca e molto attraente come disposizione e comunicazione, è posizionata come parte integrante del reparto rosticceria, dove non a caso sono presenti in vendita dei freschi flan di carciofi. Per finire, un tocco di “animazione” diverso dal solito: un’isola dedicata ai radicchi di stagione – tardivo, lungo, variegato – corredati da un grande televisore LCD che manda in onda un video realizzato dal Consorzio che racconta il territorio di origine e le caratteristiche di questi veri e propri “fiori d’inverno”.

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