11 settembre 2013

Un nuovo format per il bio. Alce Nero & Berberé

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Che il mondo del bio sia uno dei pochi settori a non sentire la crisi dei consumi, anzi, ad aumentare ogni anno in volumi e fatturato, è emerso anche durante l’ultima edizione del Sana di Bologna, dove sono stati presentati i dati aggiornati del settore elaborati dal Sinab (Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica) e l’indagine sui consumi da parte di Nomisma.

C’è fermento nel settore, anche nella distribuzione specializzata: a breve, infatti, come ha già annunciato Paolo Carnemolla, presidente di FederBio, stanno per arrivare nuove insegne nel mondo del bio come Eurospin piuttosto che Almaverde Bio. E, d’altronde, le vendite bio (food e non-food) nel canale specializzato sono cresciute a doppia cifra tra il 2010 e 2012, facendo segnare un aumento del 13,6% in soli due anni.

Un altro caso interessante, nato da pochissimi giorni, esattamente da lunedì 9 settembre, è quello che vede la partnership tra uno dei marchi più noti del mondo biologico, vale a dire Alce Nero e un ristorante, Berberé, di Castel Maggiore. La nuova creature è “Alce Nero-Berberè Light Pizza & Food”, in via Petroni 9. Cucina a base di materie prime bio firmate Alce Nero, pizza a lievitazione naturale e con l’utilizzo della pasta madre, proposte vegetariane, ricerca di materie prima attraverso i presidi Slow Food, vini da agricoltura biologica e biodinamica, birra artigianale (nuova, si chiama Biolca, ed è nata proprio dalla collaborazione tra Alce Nero e Berberé), bottega per la vendita dei prodotti.

Insomma, ci sono tutti i classici ingredienti di un locale fatto ad hoc per il consumatore modello di prodotti bio, così come emerge d’altronde dalle analisi presentate proprio al Sana di Bologna. «Il nuovo locale Alce Nero-Berberè vuole contribuire a stimolare la riqualificazione di via Petroni – ha dichiarato Lucio Cavazzoni, Presidente Alce Nero e Mielizia – una bellissima strada nel cuore di Bologna, trasformandola sempre più nella via del biologico e degli artigiani dove culture diverse, buona cucina e sperimentazione si incrociano in un perfetto connubio». In cucina oltre allo chef Matteo Aloe, patron di Berberè e ora anche responsabile del locale di via Petroni, lo chef pizzaiolo Massimo Giuliana e uno staff di giovani artigiani del cibo.

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