28 ottobre 2013

Unico brand per il radicchio di Treviso?

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«Stiamo pensando anche ad una sorta di unico brand affinché il nostro prodotto sia assolutamente riconoscibile. La vendita aggregata sotto un'unica marca potrebbe rivelarsi vincente. Ci stiamo ragionando». Questo il pensiero di Paolo Manzan, presidente del Consorzio Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco lgp che, secondo quanto riportato dal quotidiano la Tribuna di Treviso, potrebbe rappresentare in futuro una soluzione vincente per fare squadra nei confronti della grande distribuzione, offrendo al tempo stesso al consumatore finale un unico e semplice marchio per comunicare uno dei prodotti dell’eccellenza ortiva italiana.

E non è un caso, quando si parla di brand vincenti che hanno saputo presentarsi in modo indennitario raggruppando al suo interno una moltitudine di piccoli produttori, ci si riferisca sempre al caso per antonomasia, vale a dire alle mele trentine della Val di Non a marchio Melinda. Luca Granata, direttore generale di questo storico brand, era infatti presente durante il convegno organizzato dal Consorzio che tutela le due varietà di radicchio trevigiano che si è tenuto domenica 27 ottobre. Un caso esemplare di successo quello trentino, che raggruppa4mila frutticoltori in 16 cooperative, che vendono tutti insieme le loro mele con un unico marchio centralizzando le vendite. Risultato? «Negli ultimi dieci anni, il fatturato è cresciuto più rapidamente della produzione, i costi sono diminuiti ed è aumentato il profitto» ha spiegato Granata ai quasi 300 produttori presenti in sala.

Fonte foto: marcadoc.it

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