Unitec in questi anni ha migliorato il controllo qualità esterno ed interno e aperto il capitolo robotica per la valutazione della frutta e della verdura. Innovazione continua per l'azienda centenaria e dei record: ogni anno seleziona 350 miliardi di unità che corrispondono a oltre 40 frutti per ciascun abitante del pianeta. E non si vogliono fermare, anzi stanno puntando sempre più su macchine specializzate sulle tendenze attuali di consumo: frutta secca, avocado e datteri. Una missione economica, ma pure ecologica visto che ogni anno si salvano dalla discarica 45 miliardi di frutti. Prodotti non idonei alla vendita nel banco del fresco, ma pronti per una seconda vita alimentare.
La novità sono i robot: “Utili contro i lavori ripetitivi e risolvono problemi di manodopera”
Nella conferenza stampa a Fruit Logistica, presentata da Roberto Della Casa, è intervenuto Angelo Benedetti, presidente e direttore generale del Gruppo, al tavolo anche il direttore commerciale Nour Abdrabbo, che ha fatto il punto sullo sviluppo aziendale: “Le novità sono legate all'innovazione nella selezione e classificazione della frutta. Sia per l'estetica sia per i problemi interni. Sapere se si tratta di un frutto dolce, croccante, buono o meno buono“. Il nuovo che avanza però è la robotica: “Applicata nella lavorazione della frutta fresca e si interviene sui lavori più ripetitivi. Il robot non ha problemi di affaticamento, lavora 24 ore senza problemi, un modo per sopperire alla mancanza di manodopera“. Questa la frontiera.
Nuove macchine per le nocciole
Il direttore commerciale Nour Abdrabbo ha presentato le nuove macchine dedicate ai frutti che vanno per la maggiore. A iniziare dalle nocciole. “Con Hazelnut Vision si può arrivare ad azzerare l’utilizzo della selezione manuale. Si è sviluppata una soluzione brevettata che sta garantendo notevoli benefici nella lavorazione e nella classificazione della qualità delle nocciole – con guscio o sgusciate, crude o tostate – sia che siano proposte al consumatore come frutto intero, sia che siano in pezzi anche abbinati ad altra frutta secca o impiegati nell’industria dolciaria”. Un gran sostegno per migliorare la qualità del prodotto.
Avocado: più consumo, ma più esigenze del consumatore
Nour Abdrabbo ha presentato anche un'altra novità: “Avocado Vision e Uniq Avocado, un’efficace risposta alla necessità di classificare la qualità esterna e la qualità interna dei pregiati Avocado Hass, rilevando sia gli eventuali difetti esterni, interni e il livello di maturazione del frutto, sempre salvaguardando totalmente l’integrità del prodotto”. Interessante la motivazione che ha portato allo sviluppo di questa macchina: “L‘avocado è un superfood top. Il consumo però non segue l'aumento della produzione”. C'è insoddisfazione per la qualità, del prodotto: “Abbiamo creato una tecnologia per dare soluzioni a problematiche interne ed esterne. E sapere quando quell' avocado potrà essere consumato tra 1 giorno, 1 settimana, 2 settimane, 1 mese”. Più consumo anche per i datteri, più richiesta di qualità e, quindi nuova macchina.
Si salvano dal macero 45 miliardi di tonnellate di frutta
Il presidente Benedetti ha voluto sottolineare il lato sostenibile, ecologico ed etico di Unitec: “Noi ci prendiamo cura della frutta, ci sono frutti che finiscono nel pattume e vogliamo evitare che i frutti marciscono. Su 350 miliardi classificati e valutati ben 45 non sono idonei per la vendita del fresco. Permettiamo la loro valorizzazione attraverso altri usi”.
Sono numeri importanti: “Più o meno 1 milione di tonnellate che corrispondono a una quantità pari allo spreco alimentare prodotto in Italia in un anno, secondo la fonte Waste Watcher International Observatory. Si evita, così, di confezionare insieme frutti con caratteristiche molto diverse tra loro in termini di shelf life e profilo gustativo che, per questo, non solo non soddisferebbero di certo i consumatori ma rischierebbero, addirittura, di non essere consumati, producendo scarti e sprechi al termine della filiera che vengono viceversa evitati grazie alle soluzioni Unitec, con un concreto beneficio per l’intero nostro pianeta“.