28 settembre 2020

Uva da tavola, Giuliano: “E’ Pristine il Fiorfiore della stagione”

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“E' una stagione molto buona per le uve buone“. Ecco in estrema sintesi il giudizio di Nicola Giuliano, alla guida della Giuliano Pugliafruit di Turi (Bari), sulla attuale campagna dell'uva da tavola.

“Più problematica la situazione per le uve da mercato massivo, che vanno sempre peggio e senza alcuna possibilità, e aspettativa, di fare reddito – osserva Giuliano – Le uve belle, con semi o seedless, hanno una corsia preferenziale e il consumatore comincia a riconoscerle. Questo, va detto, anche grazie all’attenzione della Grande distribuzione organizzata che ha iniziato a metterci la faccia, cioè la marca. Sia in Italia, sia all’estero”.

Il consumo dell’uva dovrebbe aumentare decisamente nei prossimi anni. “E' facile da mangiare, ha numerose occasioni di consumo e varietà molto gustose. Un cauto ottimismo è d'obbligo”, dice l'imprenditore pugliese che aggiunge: “C'è ancora spazio per l'uva con seme, ma solo se di elevata qualità: penso all'Italia, alla Pizzutella, alla Red Globe e poco altro. Con le uve seedless siamo arrivati a quota 100. Copriamo il mercato da giugno e finiamo con il frigo a gennaio. Entro i prossimi quattro-cinque anni avremo bellissime soddisfazioni”.

Il felice caso di Pristine

Ideale equilibrio tra zuccheri e acidi, sapore aromatico che non stanca e buccia sottile, di colore giallo paglierino, che si confonde con la polpa. Si chiama Pristine ed è la varietà senza semi brevettata da Polar Fruit e data in esclusiva a Coop Italia e Giuliano Pugliafruit, in un accordo a tre che accontenta tutti. In questi giorni è negli scaffali fregiata del bollino Fiorfiore.

“Nello spagnolo cileno Pristine significa cristallina, trasparente come si dice dell'acqua o delle persone – ricorda Giuliano – E, in effetti, è un’uva che non lascia delusi; è sempre così come appare. Mai come in questo periodo riceviamo email di persone che ci scrivono per complimentarsi o per avvisarci che non hanno trovato la varietà nel loro punto di vendita abituale. Ma, soprattutto, il progetto a tre è la dimostrazione che non sempre la concentrazione dell'offerta da parte di un unico fornitore è un male per la Gdo. Può anche essere un business che conviene a tutti”.

La filiera è dritta e brevissima: “Noi produciamo, impacchettiamo e consegniamo direttamente negli scaffali. Con Pristine quest'anno dovremo arrivare a fine ottobre ma – conclude Nicola Giuliano – nei prossimi cinque anni passeremo dalle attuali 500-600 tonnellate a circa 2.000 e potremo coprire fino al periodo natalizio”.

L'ultima battuta tocca a Germano Fabiani, responsabile reparto ortofrutta di Coop Italia: “Questa campagna uva a luci e ombre conferma che la guerra all’ultimo prezzo non paga. Dal 2018 a oggi l'incidenza delle uve senza semi è passata dal 10 al 25% e, in particolare, noi abbiamo investito sul segmento alta qualità. Con Pristine siamo partiti certi di non sbagliare, perché convinti della qualità organolettica del prodotto. E l'accordo a tre breeder-produttore-cooperative ci permette un posizionamento alla vendita non sempre replicabile“.

Per le tre varietà seedless Fiorfiore parliamo di prezzi al pubblico tra 3,80 e 4,50 euro il kg, con riscontri più che positivi da parte del consumatore. “Con Pristine – chiude Fabiani – l'unico problema potrebbe derivare dalla mancanza di approvvigionamento, rispetto alla domanda. Dall'1 al 7 ottobre saremo in offerta nazionale e c'è la preoccupazione di arrivare a coprire l'intera settimana”.

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